Celiachia e sensibilità al glutine: nuovi modi per trattarle?
La celiachia è un disturbo che sembra essere sempre più diffuso e la consapevolezza di una ipersensibilità al glutine si allarga ulteriormente se si considera la definizione, in anni recenti, di un nuova malattia “da glutine”, che ha da poco preso la sua definizione separata dalla celiachia, presentando con essa parti comuni: la gluten sensitivity o NCGS (Non Celiac Gluten Sensitivity).
Chi vive con una diagnosi di celiachia (talora per altro non corretta, perché fatta in periodi in cui la NCGS non era ancora ben nota), si sente spesso una persona “diversa” e che ha sulle spalle il peso di qualcosa di genetico, “inguaribile” e da tenere così com’è.
Oggi l’idea che la verità possa essere diversa (e di fatto lo è per chi è solo sensibile al glutine e non propriamente celiaco) si sta facendo strada nella comunità scientifica. Eurosalus fa il possibile per tenere aggiornati i propri lettori su quello che si sta scoprendo a proposito del trattamento e del possibile percorso terapeutico per chi si trova in tali situazioni di reattività al glutine non celiaca.
È importante conoscere le basi scientifiche che portano alla strutturazione di un possibile cammino terapeutico come quello che da anni nel centro SMA (Servizi medici Associati) di Milano, è messo in pratica per accompagnare le persone che soffrono di reattività al glutine verso un controllo fisiologico, delicato e felice, dei propri sintomi e della propria “malattia”.
Gli articoli che in questi ultimi anni Eurosalus ha presentato sull’argomento, sono tantissimi:
- Se il glutine diventa un’opinione la scienza scompare
- Sempre più casi di Gluten Sensitivity
- Chi ha reazioni al glutine può mangiare avena?
- L’intolleranza al glutine esiste, e non è celiachia
- Gluten sensitivity: come comportarsi?
- Celiachia: quali esami fare?
- Celiachia e gluten sensitivity: facciamo chiarezza
- Segni di sensibilità al glutine nell’autismo
e molti altri che affrontano la possibile relazione tra reattività al glutine e infiammazione da cibo.
In queste situazioni, da anni in SMA è utilizzato un percorso specifico di analisi e trattamento che è spesso la base di un cammino che, integrando e rispettando il trattamento più classico, può portare all’acquisizione dell’autonomia necessaria a un vissuto che sia il più completo, sano e sereno possibile.