Cosa mangiare per migliorare l’acne?
DOMANDA
Salve a tutti. Ho 28 anni e nonostante l’adolescenza sia finita da un pezzo ho ancora brufoli e foruncoli soprattutto a ridosso del ciclo. Può centrare l’alimentazione? Come disinfiammare la pelle per averla bella?
RISPOSTA
Gentilissima Lettrice,
si è sempre pensato all’acne come a un problema da teenager, ma molte donne in età adulta posso presentare sulla pelle delle lesioni del tutto simili a quelle adolescenziali, soprattutto su mento e zona mandibolare. Non importa se si è già stati vittime dell’acne nella pubertà: l’acne a esordio tardivo, così la chiamano i medici, si manifesta anche in chi non ne ha sofferto da giovane.
Sul banco degli imputati ci sono diverse cause: stress, inquinamento, uso quotidiano di cosmetici sbagliati, fluttuazioni ormonali ecc. La manifestazione è un’infiammazione della pelle che in alcuni casi può diventare dolorosa e lasciare segni inestetici.
Sdoganato il ruolo del cioccolato, il cibo può rivelarsi un valido alleato nel ristabilire un equilibrio. Un’alimentazione che pone le sue basi sul controllo delle proprie ipersensibilità alimentari coadiuva la riduzione dell’infiammazione generale dell’organismo.
Nel quotidiano esistono dei validi alleati: i super cibi che supportano l’attività del nostro sistema immunitario e che dovrebbero essere frequentemente presenti sulle nostre tavole.
In cima alla lista gli alimenti ricchi in acidi grassi omega-3 (pesce azzurro e semi oleosi), che riducono le citochine infiammatorie diminuendo la gravità non solo dell’acne, ma di numerosi processi infiammatori. Il consumo di questi grassi buoni dovrebbe procedere di pari passo con una riduzione degli acidi grassi omega 6 e dei grassi idrogenati.
Nella pratica quotidiana d’aiuto consumare almeno tre volte la settimana il pesce, scegliendo prodotti pescati e di preferenza acciughe, salmone, sardine, sgombro. Usare tecniche di cotture semplici e preferire l’uso degli oli a crudo, che andranno comunque scelti tra prodotti di buona qualità.
Contemporaneamente l’attenzione va rivolta alla riduzione dei grassi cotti e ai grassi vegetali idrogenati che possono peggiorare la situazione.
Numerosi studi hanno evidenziato la correlazione tra un’alimentazione ricca di latte e latticini e l’acne.
Lungi dall’eliminazione totale dell’alimento, il percorso terapeutico suggerito prevede di sviluppare nella settimana una logica di rotazione inserendo alternative altrettanto buone e probabilmente migliori dal punto di vista non solo metabolico ma anche ormonale.
L’attenzione va riposta nei riguardi del latte e dei prodotti lattiero caseari, considerando inoltre che alcuni derivati possono essere presenti in moltissime preparazioni diverse, compreso pane e cereali per la prima colazione.
Alcune evidenza dimostrano che i cibi ad alto indice glicemico (bevande zuccherate, dolci, pane bianco e cibi ricchi di carboidrati) producono un rapido picco di zuccheri nel sangue, che possono aggravare l’acne.
L’importante è usare di preferenza cereali integrali, naturalmente più ricchi in minerali e nutrienti, come zinco, cromo e vitamine del gruppo B, validi alleati per una pelle sana.
Frutta e verdura, con le raccomandazioni di utilizzarne almeno cinque porzioni al giorno, sono una fonte di antiossidanti naturali e hanno proprietà antinfiammatorie soprattutto se inserite all’inizio del pasto.
Un discorso a parte merita il cioccolato. Le proprietà terapeutiche dei flavonoidi del cacao sono ben note. Il problema è costituito dalle numerosissime preparazioni commerciali infarcite di zucchero, latte e grassi vegetali idrogenati. Via libera al pezzo di cioccolato purché fondente e di buona qualità.