Consigli nutrizionali per migliorare la digestione
DOMANDA
Buongiorno,qualunque cosa mangi mi rimane sullo stomaco e nonostante grosse difficoltà il mio medico e il gastroenterologo dopo gastroscopia, esami del sangue ed ecografia addominale dicono che è tutto nella norma. Quali sono gli alimenti più digeribili?Potete suggerirmi un piano alimentare per digerire meglio?Grazie
RISPOSTA
Gentilissima lettrice,
la condizione appena descritta deve essere affrontata con un percorso terapeutico specifico che le permetta di recuperare l’amicizia con il cibo; da diversi anni, nel nostro centro SMA di Milano, ci occupiamo di aiutare le persone a raggiungere i loro obiettivi e questa situazione è abbastanza comune nella nostra pratica clinica.
Avendo già fatto gli esami di approfondimento del caso, affrontiamo insieme l’aspetto nutrizionale. È indispensabile partire da un profilo nutrizionale personalizzato, che potrà essere ricavato attraverso uno dei test specifici presenti in commercio.
RecallerProgram è uno di questi e l’aiuterà a capire se ci sono dei gruppi alimentari a cui risulta essere reattiva, attraverso il dosaggio delle immunoglobuline G che sono dotate di una memoria storico-nutrizionale.
Una volta che abbiamo il profilo nutrizionale personalizzato, possiamo realmente capire se ci sono degli alimenti che possono andare a infiammare l’organismo, interferendo negativamente con i processi digestivi.
Partiamo dal considerare alcuni aspetti fondamentali che saranno molto importanti per aiutarla a digerire meglio.
La cottura dei cibi è uno di questi. Le pietanze con liquido in eccesso come ad esempio il brodo, soprattutto di carne (che è un potente stimolatore della secrezione acida) e il minestrone (che essendo ricco di cellulosa, favorisce un’eccessiva stasi gastrica) peggiorano immediatamente una condizione infiammatoria, a livello gastrico.
Dovranno essere privilegiate le cottura in padella con poco olio, alla piastra o in forno, dove i cibi una volta cotti rimarranno asciutti, permettendo in questo modo di assorbire la maggiore quantità possibile di succhi gastrici ed essere degradati e digeriti nel più breve tempo possibile.
È fondamentale comporre ogni pasto abbinando sempre proteine, carboidrati e verdure per permettere una migliore digestione e un’ottimale apporto nutrizionale.
Il pasto dovrà essere consumato lentamente con un attenta masticazione che risulterà essere, soprattutto in queste condizioni, la chiave di volta per poter digerire meglio gli alimenti ingeriti durante il pasto.
Come consiglio per comporre un pasto leggero e digeribile possiamo cucinare un risotto alle ortiche (che abbina l’azione assorbente del riso all’azione cicatrizzante, lenitiva e antianemica dell’ortica) accompagnato da un petto di pollo cotto in padella con salsa al limone; quest’ultimo ossiede una potente azione antibatterica e antiacida che risulterà essere di fondamentale importanza in caso di infiammazione a livello gastrico.
L’assunzione di frutta dovrà avvenire lontano dai pasti. Inizialmente si privilegerà l’utilizzo di frutta cotta, in quanto quella fresca essendo ricca di acqua e fruttosio, in ambiente acido (stomaco), produrrebbe una immediata fermentazione con conseguente gonfiore addominale.
Le bevande da assumere in caso di digestione difficoltosa sono sia la camomilla che la tisana di alloro che riducono la fermentazione gastrica e facilitano i processi digestivi.
Come ultimo consiglio, in attesa di verificare attraverso il RecallerProgram eventuali sensibilità alimentari, è utile impostare un’alimentazione che preveda almeno due giorni la settimana in cui evitare l’assunzione di alimenti lievitati (pane, crackers, vino, funghi) e i latticini (formaggi freschi e stagionati) che nella condizione sopra descritta rappresentano due elementi altamenti infiammatori, che rallentano e rendono difficile il processo digestivo.