Migliorare e mantenere la salute: perché si prendono gli integratori
Il dato è davvero interessante: una recente inchiesta svolta negli Stati Uniti d’America e pubblicata sul JAMA Internal Medicine ha consentito di evidenziare un inatteso spaccato della realtà statunitense, per quanto riguarda l’uso degli integratori alimentari, cioè di minerali e vitamine (Bailey RL et al, JAMA Intern Med. 2013 Mar 11;173(5):355-61. doi: 10.1001/jamainternmed.2013.2299).
Dall’inchiesta emerge che il 49% degli americani utilizza comunque integratori e “supplements” vari. Sono state raccolte le risposte di 12.000 cittadini giudicati rappresentativi della realtà statunitense, attraverso un lavoro di dimensioni rilevanti. Già il fatto che circa la metà di un popolo utilizzi degli integratori alimentari ci deve fare riflettere. L’inchiesta però verteva soprattutto sulle motivazioni che portano al loro uso.
Tra le varie motivazioni che giustificano l’assunzione di integratori le percentuali sono così suddivise:
- 45% per migliorare la salute
- 33% per mantenere la salute
- 25% per migliorare la qualità delle ossa
- 11% per avere più energia
Il dato più evidente è che circa la metà di questo campione cerca di migliorare la propria salute, cioè non è evidentemente soddisfatto del livello acquisito o delle cure che gli vengono somministrate. La quasi totalità del campione comunque usa queste preparazioni per il proprio benessere, segnalando che evidentemente questo è ben lontano dall’essere raggiunto oggi o che comunque ne può esistere una modalità migliore o più accettabile.
Si tratta di una considerazione che non può certo stupire: considerati gli effetti positivi e potenti di integratori come la Curcuma, l’Olio di Perilla, il Magnesio e l’Inositolo (solo per citarne alcuni dei più usati) è quasi naturale che molte persone si sentano portate a cercare anche questi effetti che nessun farmaco è in grado di fornire.
Un altro dato che obbliga a rifelettere è che solo un quarto delle prescrizioni proveniva dal proprio medico di fiducia, mentre il 75% era fatto per autoprescrizione. Non sempre una consuetudine molto diffusa è buona in sé, ma il fatto che una vasta percentuale di persone cerca dalla medicina qualcosa in più del farmaco chimico dovrebbe aiutare i medici a riflettere sui reali bisogni percepiti dai propri pazienti.
Vitamine e minerali rappresentano un valido strumento di supporto e di prevenzione integrato. In una visione olistica la possibilità di usare farmaci e integratori per un loro effetto sinergico è ciò che i pazienti chiedono e che i medici, con cognizione di causa potrebbero meglio coordinare.