La curcuma delle meraviglie
Non molto tempo fa, Eurosalus si era sbilanciato affermando che si sarebbe sentito ancora parlare della curcuma e delle sue eccezionali proprietà.
A questa spezia indiana sono già riconosciute qualità di grande interesse sul piano medico. Da un lato la curcuma (Curcuma longa) ha dimostrato una profonda attività antinfiammatoria naturale e dall’altro proprietà antinfettive di estremo interesse (non dimentichiamo che la curcuma appartiene alla stessa famiglia dello zenzero).
Già queste caratteristiche ne fanno un prodotto di spicco sul piano della modulazione naturale del sistema immunitario.
Lavori scientifici più approfonditi hanno dimostrato una sua attività sul piano antitumorale, con l’inibizione di un fattore di trascrizione (stiamo parlando di NF-KB) coinvolto nella patogenesi di molte neoplasie e, più in generale, sul piano antidegenerativo, riconoscendo a questo tubero un ruolo importante nella prevenzione di malattie come il morbo di Alzheimer e di Parkinson.
Come se non bastasse uno studio pubblicato nel 2008 su Psychopharmacology (Kulkarni SK et al, Psychopharmacology (Berl). 2008 Sep 3 epub ahead of print) ha dimostrato che questo tubero ha anche proprietà antidepressive.
In particolare si è studiato l’effetto che i curcuminoidi (il principio attivo contenuto nella curcuma) svolgono sul sistema nervoso centrale nella regolazione di due importanti neurotrasmettitori, come la serotonina e la dopamina, coinvolti nella modulazione degli stati emotivi.
Per chi come Eurosalus ha sempre sostenuto un forte legame tra sistema immunitario e sistema nervoso non c’è nessuna sorpresa nel rilevare che una molecola naturale di grande importanza nel regolazione delle cellule immunitarie possa svolgere un ruolo rilevante nel riequilibrio degli stati emotivi.
Oltre a definire in modo rigoroso il meccanismo d’azione responsabile dell’attività antidepressiva della curcuma, non diverso da molti principi attivi farmacologici, questo studio è di estremo interesse nel valutare le possibilità offerte dall’integrazione della curcuma nelle terapie antidepressive classiche.
L’azione dei curcuminoidi è pienamente sinergica a quella degli antidepressivi chimici e permette di ottenere una migliore modulazione della concentrazione di serotonina e dopamina.
Questo non fa che confermare le potenzialità offerte da una medicina integrata che sappia affiancare alle terapie classiche quelle naturali bilanciando le possibilità di ognuna di essere in base alle esigenze del malato.
L’ultima meraviglia della curcuma? Il suo costo! Questo tubero è infatti un ingrediente fondamentale del curry, uno dei condimenti più usati nella cucina orientale e in particolare nella cucina indiana.
Ognuno quindi, con un po’ di fantasia culinaria, può beneficiare delle proprietà medicali di questa spezia eccezionale.