Mio figlio non mangia né frutta né verdura, come fare?
DOMANDA
Buongiorno Dottoressa, mio figlio di 3 anni non ne vuole proprio sapere di mangiare frutta e verdura. Avete dei consigli in tal senso? Sia io che mio marito amiamo e consumiamo regolarmente frutta e verdura, ma sembra che questo non basti. Grazie per i suggerimenti.
RISPOSTA
Cara Lettrice,
a quale mamma non è mai capitato di imbattersi in preparazioni complicatissime, contenenti anche una minima quantità di frutta o verdura, pur di riuscire a far piacere tali cibi al proprio figlio? Ma, ahi noi, anche areoplanini o macchinine “cariche cariche di…” talvolta sembrano non sortire l’effetto sperato.
Succede molto spesso che un bambino a 3-4 anni dimostri una decisa preferenza o, al contrario, una profonda avversione nei confronti di un particolare cibo.
In entrambi i casi, se il desiderio o l’antipatia riguardano un unico alimento, non c’è ragione per non rispettarli. Talvolta, infatti, queste avversioni istintive non sono solo manifestazioni di un rifiuto psicologico, ma possono mascherare anche una vera e propria intolleranza alimentare, facilmente individuabile con test come Recaller o BioMarkers, i cui risultati indicano come scegliere i cibi in relazione al profilo alimentare individuale.
La situazione, invece, è diversa se il bambino vuole mangiare sempre e solo ciò che preferisce, rifiutando tutte le alternative che gli vengono proposte.
In questo caso consiglio sempre di correggere queste sue avversioni immotivate, evitando di usare il cibo come arma di ricatto e di accontentarlo a tutti i costi, preparandogli manicaretti troppo elaborati nella speranza di stimolare il suo interesse verso il cibo: atteggiamenti questi che non solo lo rendono un bambino difficile ed esigente, che non si adegua a mangiare di tutto e che probabilmente avrà difficoltà con la mensa scolastica, ma che possono anche trasformarlo in un goloso o in un inappetente.
Il segreto, invece, è variare molto la sua dieta, offrendogli cibi sempre diversi, preparati nel modo più semplice, che si rivela anche quello più sano e adatto a lui.
Diversificando la frutta e la verdura sulla tavola, si garantirà al bambino l’assunzione di tutte le vitamine e dei sali minerali necessari alla sua crescita e all’aumento delle difese immunitarie.
Il consumo giornaliero di vegetali, infatti, è correlato alla riduzione del rischio di contrarre raffreddori e influenze.
In modo particolare il ferro, di cui ne sono ricchi gli ortaggi a foglia verde scuro, previene l’affaticamento e aiuta la resistenza alle malattie.
La vitamina C, contenuta in agrumi, broccoli, cavoli, kiwi, fragole, peperoni, ortaggi a foglia verde, pomodori, ribes nero e zucchine, ne potenzia l’assorbimento e ha essa stessa un’azione antiossidante molto profonda.
Anche il selenio, contenuto in buona parte nei pomodori, potenzia la risposta immunitaria, modulando la sintesi anticorpale.
Non è facile però, passare dall’idea alla realizzazione pratica.
Aprire il pasto con frutta o verdura cruda, ad esempio, può rivelarsi vincente, oltre che utile per tutta la famiglia.
Questa buona abitudine, riassunta con il motto “crudo, vivo e colorato“, infatti, stimola il sistema immunitario a innalzare la soglia di una risposta allergica nei confronti di tutti gli alimenti, dal momento che cibi ancora vivi e vitali vengono riconosciuti come potenzialmente estranei dal sistema immunitario, che si attiva per contrastare l’invasione.
Ben presto, però, i globuli bianchi identificano frutta e verdura come sostanze totalmente innocue e inviano un segnale di tolleranza nei loro confronti e, di conseguenza, anche nei confronti di tutti gli alimenti che si stanno per assumere durante il pasto.
Inoltre, uno studio recentissimo condotto presso alcune scuole elementari degli Stati Uniti ( Elsbernd SL et al, Appetite. 2015 Sep 4; 96:111-115, doi: 10.1016/j. Appet.2015.09.001), ha dimostrato che offrire piccole porzioni (26-33 g) di vegetali crudi prima di ogni pasto stimola il bambino a scegliere verdure anche all’interno del piatto successivo.
Questo perché all’interno di un pasto il bambino sceglie di evitare la verdura, avendo altre proposte a disposizione, e perché probabilmente alla fine di un pasto completo è già sazio per accettare un frutto.
Per rendere piacevole l’apertura dei pasti con frutta o verdura può essere utile proporre il tutto sottoforma di gioco: si nascondono quattro o cinque o anche più pezzetti di verdura o frutta cruda sotto dei bicchierini colorati capovolti, confondendo verdure già note al bambino a verdure nuove e frutti esotici e giocando poi tutti insieme ad indovinare ad occhi chiusi di che vegetale si tratta attraverso con un piccolo assaggio.
Si potranno successivamente utilizzare il frutto o la verdura verso cui il bambino ha mostrato più interesse per diverse preparazioni, sia cotte che crude, che aiutino a comprendere alla mamma stessa quali sono i gusti del proprio figlio e se il “capriccio” è legato al gusto dell’alimento in sé o al modo in cui viene preparato.
Utilizzando sempre verdure di stagione si possono preparare piatti che variano a seconda delle preferenze del bambino, ma anche degli altri componenti della famiglia.
Il bimbo scoprirà che i gusti sono personali e che il piatto preferito del papà ha un gusto diverso dal suo.
Assaggiare per sapere se un cibo piace oppure no, è psicologicamente importante perché testimonia una sana apertura verso il mondo, e non solo quello del gusto.
Offrire al bambino una piccolissima porzione del nuovo alimento da annusare, leccare e mangiucchiare si rivelerà una scelta vincente anche per indurlo a masticare con calma. Il masticare sviluppa armonicamente tutti i muscoli facciali: chi mastica bene, raggiunge prima il senso di sazietà e quindi mangia meno cibo.
La frutta biologica non sbucciata si rivela ottima per questo scopo, oltre che per favorire la funzionalità intestinale tramite l’ottimo apporto di fibre.
Pensando a ricette pratiche e veloci, suggerisco un purè di carote e zucchine cotte a vapore, passate e poi aggiunte a poco a poco ad un goccio di latte, portando il tutto a bollore e completando con un filo d’olio extra vergine d’oliva a crudo.
Anche il cavolfiore, re della stagione invernale, leggermente sbollentato e poi ripassato in forno con parmigiano e pangrattato è un piatto gustoso da proporre ai nostri figli, così come un’insalata di finocchi, arance e uva passa, condita con olio extravergine, sale e pepe può essere una variante piacevole per offrire frutta e verdura nello stesso piatto.
La cucina è fatta di sfumature, di profumi, di sapori e di colori: un meraviglioso connubio per il palato.
Accompagnare nostro figlio attraverso la loro scoperta con preparazioni sempre diverse è il regalo più grande che possiamo offrirgli per un sereno rapporto con il cibo.