Tre mosse per proteggersi dall’inquinamento
L’inquinamento è molto più che qualcosa di “staccato” e a cui essere indifferenti: l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, il cibo che consumiamo o tocchiamo, tutto è in qualche modo inquinato, e – come Medical Hypotheses ricorda – ci sono delle conseguenze.
L’articolo citato parla specificamente del legame tra l’inquinamento e la nascita prematura dei bimbi, che è solo uno dei tanti modi attraverso cui l’azione dell’inquinamento si manifesta. Fa nascere prima i bimbi; non si meraviglia nessuno che faccia anche invecchiare la pelle, o i polmoni, o il sistema immunitario.
Così i paesi inquinati conoscono più allergie, più malattie, più infiammazione. Tramite l’esaurimento dei sistemi enzimatici e l’aumento dell’infiammazione, anche l’obesità è stimolata dall’inquinamento.
Il punto ora è come difendersi: come far sì che l’organismo di chi vive in città sia sufficientemente in forma da poter convivere con serenità con le particelle tossiche che si invitano a pranzo, a colazione, a merenda.
Il primo passo è stimolare le proprie riserve antiossidanti e il sistema immunitario di ciascuno. Integratori come Betamune, Ribilla e Inositox svolgono questo compito efficacemente, stimolando le naturali difese e implementandole.
Le scelte alimentari sono il secondo passo: ridurre il più possibile l’infiammazione che proviene dal contatto con gli alimenti che mangiamo tutti i giorni permette alle difese antiossidanti di cui si è parlato di concentrarsi su ciò che serve.
Terzo passo: l’attività fisica. Che sia svolta all’esterno o in un posto chiuso, poco cambia. L’obiettivo è, anche in questo caso, ridurre l’infiammazione, stimolare le difese antiossidanti e il sistema immunitario.
Non sono necessari grandi sforzi o grande pazienza: pochi minuti di attività intensa e qualcuno di più di attività rilassata bastano per restare in forma e mantenere attive le proprie difese naturali.
L’inquinamento circonda ogni cosa: sapere come reagire fa la differenza.