Pasto in ufficio, ma fatto in casa
Secondo una ricerca condotta da Occhio al Trend su un campione di 600 lavoratori italiani tra i 20 e i 55 anni, risulterebbe che il 53% della popolazione nazionale prediliga il pasto al sacco piuttosto che lo stesso al bar, in mensa o al ristorante. La questione sembra per lo più economica, con una risposta di questo tipo data dal 46% degli intervistati. La scelta di varietà rappresenta la motivazione principale per il 19 %, mentre la volontà di avere a disposizione pasti meglio fatti dal punto di vista nutrizionale è la risposta del 29%.
La cosa interessante è che, andando oltre, risulta anche che le alternative preferite degli italiani che mangiano in ufficio siano i primi tipo pasta o riso (spesso sbilanciati sul piano del rapporto presente tra carboidrati e proteine) – il 33% del campione li preferisce – e i cibi in scatola (26%). Questa seconda opzione, solitamente più completa sul piano della presenza bilanciata di carboidrati e proteine, rischia però di comportare un’assunzione di sale eccessiva rispetto alle necessità dell’organismo, con i relativi effetti poco utili, soprattutto con l’arrivo del caldo. Eppure il modo di gestire un pasto che sia allo stesso tempo di rapida preparazione, facile conservazione ed efficacia nutrizionale, oltre che a basso costo, esiste ed è semplice. Sul fatto che salute e risparmio economico vadano nella stessa direzione Eurosalus si era già pronunciato in diverse occasioni, l’ultima riprendendo il tema della “sopravvivenza” alla crisi economica.
Prima di vedere qualche efficace esempio pratico di pasto da ufficio, si riconsideri cosa renda un pasto completo ed efficace, anche per mantenere in modo produttivo l’energia ben disponibile durante la giornata ed evitando il fatidico “abbiocco”. Un pasto ben fatto deve comprendere una quota di carboidrati (da scegliere integrali, qualora non derivanti da frutta e verdura) abbinata sempre ad una quota di circa uguale volume di proteine, con l’aggiunta di una parte in più di frutta o verdura fresca o cotta. Una composizione del piatto di questo tipo permette di gestire in modo appropriato il carico glicemico e, conseguentemente, la disponibilità energetica durante il resto della giornata, la fame (evitando la tipica sensazione di fame tra la mezz’ora e le due ore dalla fine del pasto), e anche il dimagrimento (l’insulina, ormone tra le altre cose dell’accumulo, viene secreta in maniera meno regolata e più ampia a seguito di un pasto a base di soli carboidrati non bilanciati). Frutta e verdura fresche possono essere inserite nel terzo vegetale già considerato o aggiunte serenamente, considerando che l’OMS ne consiglia l’assunzione di almeno cinque porzioni giornaliere.
Allora, come si fanno questi pasti rapidi, efficaci, sazianti e dimagranti? Scegliere pasta e riso integrali, o patate, da mangiare insieme ad insalata, olio extra vergine di oliva e pesce al vapore o bollito, può rappresentare un’alternativa di questo tipo. Un’altra possibilità utile saranno delle uova strapazzate (anche se si soffre di colesterolo alto), da aggiungere alla solita parte di carboidrati (pasta, riso, patate, o anche leguminose) e con una parte di frutta e verdura che può andare dai broccoli ai peperoni. Il pasto può poi essere concluso, ad esempio con una mela o una banana, piuttosto che con un frutto di stagione.
Cosa dire poi della facilissima frittata completa? Uova girate con una forchetta con aggiunta di farina in uguale proporzione, gettate in una padella antiaderente in una o due mandate. Da mangiare con in mezzo insalata o aromi e a fianco, ad esempio, due carote e una banana o delle fragole.
Semplicissimo quindi: basta abbinare una parte di carboidrati integrali, una di proteine, di facile reperibilità anche se non confezionate (del pesce o del pollo bolliti o al vapore si conservano serenamente in frigorifero per qualche giorno), e una parte di frutta e verdura. In questo modo, senza nulla togliere alla scatoletta di tonno o al prosciutto preso di corsa al supermercato e da abbinare a dell’insalata in sacchetto, che vanno benissimo nei casi di particolare emergenza, la scelta andrà davvero nella direzione della salute, oltre che del risparmio.