Dimagrire: diete di segnale
Gli studi più recenti sul metabolismo hanno spiegato che l’intero organismo risponde sempre a stimoli e segnali che non sono più solo la quantità di calorie, ma molti altri, come l’infiammazione, il rapporto tra i diversi alimenti nello stesso piatto, l’orario di assunzione del cibo, lo stato emotivo e tanti altri fattori.
Due persone con una struttura corporea simile, mangiando la stessa quantità di calorie in una giornata, potrebbero avere risposte opposte, in relazione ai diversi segnali ricevuti.
Una persona che introduca 1.200 calorie (come in una classica dieta ipocalorica), mangiandole tutte insieme in un piatto composto di carboidrati, solo per la cena, potrebbe probabilmente accumulare grasso.
La stessa persona, mangiando un pasto di 1.000 calorie, ben bilanciate tra proteine, carboidrati integrali e frutta durante la prima colazione, e aggiungendo altre 500 o 600 calorie per il pranzo o la cena (usando perciò anche più calorie di quelle previste), sempre mantenendo bilanciati i rapporti tra gli alimenti, riceverebbe invece un segnale di attivazione metabolica, e se avesse grasso in eccesso lo consumerebbe, senza patire la fame.
Gestendo in modo intelligente i segnali metabolici, le diverse situazioni che l’organismo recepisce come indicatori di allarme, gli orari dei pasti, l’infiammazione generata dal cibo e da altri fattori e molti altri “messaggi”, si può finalmente conquistare e mantenere la forma, in modo molto più incisivo che attraverso il solo conteggio delle calorie.
→ Vai alla pagina indice.
→ Scarica l’opuscolo completo in versione PDF.