Il sesso in gravidanza fa bene o fa male?
È certo che una moderata attività sessuale con il proprio partner nelle ultime settimane di gravidanza possa favorire un parto naturale.
Nei confronti del sesso in gravidanza scattano però molti blocchi legati a convinzioni culturali, diversa appartenenza razziale ed abitudini, che sono connesse anche alla percezione mentale della donna.
Al di là degli effetti sulla facilitazione del parto naturale, gli autori Malesi del recente studio effettuato presso il Department of Obstetrics and Gynecology, della University of Malaysia (Tan et al. Obstet Gynecol. 2006 Jul;108(1):134-40), hanno evidenziato che lea maggiore resistenza alla pratica della attività sessuale riguarda proprio le convinzioni culturali che fanno ritenere, a torto, la attività sessuale in gravidanza come non sicura.
Gli effetti positivi sulla induzione del parto si hanno anche nelle gravidanze che si protraggono oltre il termine previsto, evitando così di richiedere l’induzione del parto.
Ovviamente la possibilità di una attività sessuale serena in gravidanza è riservata alle gravidanze che non abbiano altre condizioni di rischio.
Ricordiamo comunque i rimedi omeopatici utili nella ultima fase gravidica:
Arnica 200 CH: prenderne 1 tubo-dose prima di uscire di casa per andare in clinica, o nell’attesa della ostetrica a casa e 1 tubo-dose poco prima del parto. Ha un’azione tranquillizzante e antiemorragica. Se ne prenderanno altri 2 tubi dopo il parto, uno subito dopo e l’altro a distanza di 24 ore. Questo rimedio va comunque assunto indipendentemente dagli altri qui elencati.
Pulsatilla 7 CH: 5 granuli a digiuno e prima di dormire nelle ultime 2 settimane di gestazione per correggere le anomale posizioni o presentazioni del feto. E’ utile anche in caso di inerzia uterina durante il travaglio, preso a ritmi più ravvicinati.
Caulophyllum 5 CH: 5 granuli prima di dormire in presenza di ‘falsi dolori’ che iniziano di notte e che spesso si irradiano alle gambe e ai fianchi. Alla diluizione 30 CH può essere utilizzato nelle 2 settimane prima del parto per ammorbidire il collo dell’utero, prendendone 3 granuli al mattino e alla sera.
Chamomilla 7 CH: 4 granuli più volte durante il travaglio quando sono presenti dolori spasmodici e la donna diventa irritabile e non sopporta niente e nessuno all’intorno.