Colite e diverticoli? Mandorle, noci e pistacchi fan solo del bene!
Mi capita di incontrare persone nel mio studio che non mangiano frutta e verdura ed evitano mandorle, noci e pistacchi già da molti anni.
Quando ne chiedo il motivo mi sento spesso dire che 10 o 15 anni prima, in occasione di un episodio di colite o di diverticolite, un medico ha loro chiesto di evitare accuratamente prodotti fibrosi o con residui vegetali, come appunto la verdura, la frutta e i semi oleosi, basandosi sul fatto che questi alimenti potrebbero accentuare l’irritazione del colon.
Quando sono testimone di questi fatti penso con rabbia alla scarsa lungimiranza di molti colleghi.
È oggi dimostrato in modo inequivocabile che l’assenza di questi fattori protettivi (frutta, verdura, semi oleosi) può aumentare l’incidenza di molte forme tumorali, per cui la eliminazione di queste sostanze dalla dieta, anche se davvero dovessero accentuare la colite, dovrebbe essere estremamente cauta e sottoposta a una forte valutazione critica soppesandone vantaggi e svantaggi.
In più oggi abbiamo la conferma (da noi sempre pensata) che noci, semi oleosi e anche altri cereali fibrosi spesso eliminati in caso di colite, non possono che fare del bene, visto che comunque un lavoro americano pubblicato sul JAMA ha evidenziato che l’assunzione di queste sostanze (come dei popcorn, rivalutati per patriottismo americano) è innocua ai fini dello sviluppo di colite o di diverticolite (Strate LL et al, JAMA. 2008 Aug 27;300(8):907-14).
Il lavoro è stato un lavoro epidemiologico molto accurato e durato a lungo nel tempo. Quasi 50.000 persone sono state rivalutate per le loro abitudini alimentari nel corso di quasi 20 anni di vita, e non è emersa alcuna correlazione tra l’introduzione di questi alimenti e la comparsa di colite o di diverticolite.
Usiamo quindi con serenità queste fonti di benessere. Frutta e verdura e semi oleosi hanno dalla loro parte innumerevoli meriti, che è lecito a chiunque sfruttare fino in fondo.