Il pollo per prevenire il cancro?
Tutti gli studi più recenti stanno finalmente indirizzando verso un utilizzo corretto di proteine. Le vecchie regole basate su piramidi alimentari strutturate con vaste quantità di cereali spesso raffinati, hanno contribuito ad aumentare la diffusione dell’obesità e di altre malattie degenerative.
La scelta delle proteine diventa quindi cruciale, e in accordo con le indicazioni della World Cancer Research Fund (WCRF) abbiamo spesso difeso l’uso solo occasionale della carne rossa e sostenuto l’incremento di consumo della carne bianca.
Uno studio pubblicato su Cancer Prevention Research ci consente oggi di capire quale possa essere il valore dei due tipi di carne nella induzione o nella prevenzione delle forme tumorali (Daniel CR et al, Cancer Prev Res (Phila). 2011 Nov;4(11):1903-11. doi: 10.1158/1940-6207.CAPR-11-0241. Epub 2011 Jul 29).
Sembra infatti che un’aumentata assunzione di pollo (o di tacchino), mantenendo invariata l’assunzione di carne rossa, abbia un certo valore protettivo per tumori come fegato, polmone ed esofago, mentre l’assunzione di carne bianca affiancata al calo proporzionale della carne rossa porta a risultati decisamente più forti e positivi, con documentato effetto protettivo nei confronti del cancro dell’esofago, del fegato, della pleura, del colon, dei polmoni e del retto.
Vale la pena quindi di riflettere, senza entrare in una dimensione ossessiva di assolutismo, sulla possibilità di inziare a ridurre il consumo diretto ed indiretto di carni rosse, dando spazio a forme di proteine più ecosostenibili, come i semi oleosi, i legumi, il pesce, le uova, e appunto le carni bianche.
Come ci insegna la WCRF, possiamo agire con semplici scelte per difendere il nostro futuro e dare qualità al nostro presente.