Guarire con la Nigella: l’innovazione da una pianta antica
Il confronto tra la scienza più moderna e le tradizioni antiche è spesso difficile.
Molte terapie usate in passato sono state superate dalle conoscenze attuali e le affermazioni di molti secoli fa, talvolta appaiono addirittura un po’ comiche.
Eppure per qualche sostanza, per qualche pianta e per qualche forma di terapia, le antiche affermazioni hanno resistito all’usura del tempo e sono state anzi rivalutate dalle ricerche più recenti.
Della Nigella sativa, conosciuta comunemente come sesamo nero o cumino nero, si parlava fin dai tempi degli antichi Egizi, che la usavano come rimedio universale, e lo stesso “Divin Profeta” nella cultura araba vi si riferiva dicendo “Guarisce tutto, fuorché la morte”.
Da poco è stato pubblicato sul Journal of Translational Medicine il risultato di uno studio condotto in donne in menopausa, che ha documentato, grazie al suo uso, una significativa riduzione dei livelli di grassi sanguigni (colesterolo e trigliceridi) oltre ad un calo dei valori della glicemia e della pressione.
Gli autori dello studio hanno concluso per una possibile utilità nella prevenzione e nella cura della sindrome metabolica oltre che del diabete (J Transl Med. 2014; 12: 82. Published online Mar 31, 2014. doi: 10.1186/1479-5876-12-82 PMCID: PMC4013060″ A randomised controlled trial on hypolipidemic effects of Nigella Sativa seeds powder in menopausal women, Ramlah Mohamad Ibrahim, et al).
A questa azione si affianca poi una potente azione antinfiammatoria svolta dal suo principio attivo il timochinone.
Studi recenti hanno dimostrato che questa sostanza è in grado di ridurre la sintesi di alcune citochine come TNF-alfa e IL-1, responsabili della cascata infiammatoria.
Sono state di recente descritte anche una serie di azioni antitumorali della Nigella; in un lavoro pubblicato da un gruppo cinese, viene proposto l’utilizzo del timochinone nel tumore pancreatico, come pretrattamento prima della chemioterapia; sia in vivo che in vitro esso è in grado di inibire la proliferazione delle cellule cancerose,provocando la morte delle cellule tumorali.
Nella review, pubblicata a maggio 2014 (Therapeutic Implications of Black Seed and Its Constituent Thymoquinone in the Prevention of Cancer through Inactivation and Activation of Molecular Pathways, Arshad H. Rahmani,1 Mohammad A. Alzohairy,1 Masood A. Khan,2 and Salah M. Aly1,3), è stato confermato l’effetto dell’olio di Nigella Sativa nella cura, ma soprattutto nella prevenzione dei tumori.
Il timochinone gioca un ruolo importante, modulando vari geni, tra cui il gene che sopprime i tumori, il gene relativo all’apoptosi e i geni dei recettori ormonali. In particolare in vitro blocca la crescita de tumore e il processo di neovascolarizzazione tramite la soppressione del fattore NF-kB (lo stesso modulato anche dalla curcuma).
Da quanto visto sopra emerge che l’azione antitumorale della Nigella si sviluppa attraverso specifici segnali di modulazione delle vie metaboliche e non attraverso effetti “massa” contro le cellule. Essa è in grado quindi di “parlare alle cellule”.
Nigella sativa è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, di origini asiatiche: Ippocrate ad esempio la considerava un rimedio per i disturbi digestivi e il cumino nero è da sempre apprezzato anche nella tradizione Ayurvedica per le sue ampie qualità e benefici sulla salute, come una spezia particolarmente ricca di ferro e dal potere “riscaldante”, adatta per la stagione invernale, utilizzata soprattutto per la disintossicazione dell’intestino.
In India come in Cina, l’olio di Cumino è usato come “antibiotico naturale”.
Dopo lunghi anni in cui in Occidente era stata trascurata, sia come spezia che come olio, ultimamente la Nigella sativa sta suscitando un maggiore interesse in ambito scientifico per le proprietà terapeutiche utili nella cura di diverse malattie.
I moderni ricercatori americani attribuiscono alla pianta di black seed (appunto il cumino nero) quel potere di “regolatore del sistema immunitario” che traspare dai lavori citati.
La Nigella Sativa è ricca di aminoacidi, ma anche di proteine, vitamine (A, B1, B12 e C), sali minerali e acidi grassi essenziali (quasi il 60% dell’olio è costituito da acido gamma linoleico, precursore degli omega 6); questi ultimi svolgono un ruolo importante nel formare prostaglandina E1, una sostanza immunoregolatrice. Il suo principio attivo, come detto, è il timochinone.
Nell’elencare tutti i suoi effetti, non può essere sottovalutata la funzione antiallergica dell’olio di semi di cumino nero, che lo rende molto utile sia in caso di asma, dato che Il timochinone ha un effetto dilatatorio dei bronchi, sia per chi soffre di allergie, grazie ad una regolazione della iperreattività che si verifica nelle malattie IgE mediate.
In questa stagione invernale inoltre è d’obbligo parlare anche della sua possibile azione come prevenzione per le malattie delle vie respiratorie, grazie alla sua attività antibatterica e di difesa.
Il gruppo di ricerca di Eurosalus sta cercando di rendere disponibile sul mercato italiano l’impiego di quest’olio che speriamo non tardi.
Le sue caratteristiche terapeutiche ricordano però molte delle importanti azioni svolte da un altro fondamentale olio vegetale dalle numerose funzioni: l’Olio di Perilla che al meglio funziona nella sua composizione mista con l’Olio di Ribes nero.
L’olio di Perilla (quasi il 70% dell’olio è costituito da acido alfa linolenico, precursore degli omega 3, e da sostanze antiossidanti come i polifenoli), efficace nelle reazione da ipersensibilità ma anche in tutte le forme di tipo infiammatorio cronico.
È un regolare del sistema immunitario e da anni viene utilizzato con azione antiallergica, antinfiammatoria, per il recupero della tolleranza nell’infiammazione da cibo, in processi infiammatori articolari e muscolari e nel controllo dell’ipercolesterolemia.
La sua azione di regolazione sulla fluidità di membrana rende conto di molte delle sue azioni terapeutiche e della sua vicinanza ideale e pratica all’olio di Nigella.
Sarà quindi interessante valutare l’effetto dell’olio di semi di cumino nero come prevenzione per tutti gli stati infiammatori dell’organismo.