Confermato il rapporto tra acne e assunzione di latte
Per anni è stata negata l’influenza di qualsiasi tipo di alimentazione sull’acne giovanile e su quella dell’adulto: assolutamente identica senza il vantaggio della gioventù!
Fortunatamente, in questi anni alcuni allergologi e alcuni dermatologi hanno comunque continuato a lavorare con successo sul controllo dietologico delle forme infiammatorie intestinali che predispongono alla crescita dei fastidiosissimi foruncoli.
Benché l’alimentazione abbia sempre delle caratteristiche individuali, a livello statistico le sostanze più frequentemente responsabili di questi problemi sono il latte (e i latticini) e i lieviti (con tutte le sostanze fermentate).
A dare ragione a chi ha mantenuto questa convinzione negli anni, aiutando tante persone a migliorare la condizione della propria pelle, arriva un lavoro retrospettivo pubblicato nel 2005 sullla rivista della Accademia di Dermatologia Statunitense (Adebamowo CA et al., J Am Acad Dermatol 2005;52(2):207-14).
Si tratta di uno studio di vasta portata, che ha coinvolto ben 47.355 tra studentesse di college statunitensi e persone con una diagnosi medica di acne severa. Pur con tutte le correzioni statistiche dal lavoro è emerso che ad una maggiore utilizzazione di latte corrispondeva una maggiore presenza di acne, con i massimi effetti di aggravamento ottenuti dal latte più scremato. Lo stesso tipo di associazione veniva evidenziato anche per fomaggi light, cottage cheese, sorbetti ed altre preparazioni a base di latte.
Alcuni ricercatori ritengono che il latte sia un veicolo importante di ormoni sessuali, seppure in minima parte, o di sostanze bioattive comunque presenti al suo interno (vale la pena ricordare che il latte proviene da mammelle sottoposte a forte stimolo ormonale), ma la maggior parte dei ricercatori ritiene invece che ci possa essere una azione legata allo stimolo sull’insulina provocato dalla particolare composizione del latte stesso.
Tutti i body builder ad esempio sanno che aumentando il consuno di latticini si incrementa il pannicolo adiposo, come effetto dell’inalzamento dell’insulina. Questo effetto è invece inesistente con l’uso di altre proteine come le uova, il pesce, le proteine vegetali, le carni, come già noto da un lavoro pubblicato alla fine del 2004 sul Journal of Nutrition (Nilsson M. et al, Am J Clin Nutr 2004;80(5):1246-53).
Per gli adolescenti e per gli adulti la soluzione più semplice è quella di mantenere nei confronti della alimentazione un atteggiamento morbido e variato.
Senza durezza e senza assolutismi, se l’organismo segnala, attraverso l’acne e i suoi inestetismi cutanei una condizione di infiammazione generale, la attenzione dietetica al latte e ai derivati può essere uno degli strumenti più efficaci per consentire il recupero spontaneo dell’equilibrio della propria pelle. Noi di Eurosalus suggeriamo una identificazione personalizzata delle proprie intolleranze alimentari attraverso un RecallerProgram.
Considerata la relazione esistente tra alimentazione che provochi un aumento dell’insulina, e sviluppo di acne, le scelte dietologiche devono orientarsi a una dieta che mantenga la calma insulinica nel modo più stabile.
Tra i vari preparati che possono aiutare una persona ad affrontare il problema, oltre a quanto indicato alla voce acne, vale la pena di segnalare due preparazioni a base di erbe e di minerali.
Il Bioenergen (prodotto fitoterapico specifico), e l’acqua di Dalibour, sia nella sua preparazione usuale, antica, sia nella nuova preparazione con oxiprolinati.