Grassi e infiammati o infiammati e grassi?
DOMANDA
Gentile Dottoressa, la mia domanda sarà banale, sono un infermiera alta 165 cm e peso 80 kg, accumulati esclusivamente a livello addominale, con una intolleranza al lattosio diagnosticata con il test del respiro. Come posso fare per dimagrire? Sono disperata.
RISPOSTA
Cara lettrice,
un aumento della massa grassa a livello addominale è generalmente associato a resistenza insulinica.
L’indice di massa corporea (IMC o BMI) ottenuto dividendo il suo peso in kg per il quadrato dell’altezza in metri, è di 29, valore che viene considerato spia di un sovrappeso significativo, soprattutto se ad appesantirsi è proprio il giro vita.
Le cause possono essere diverse, un’alimentazione disordinata, il ritmo sonno veglia alterato per via dei turni di notte in ospedale, la presenza di infiammazione da cibo e di ipersensibilità alimentari.
La presenza costante di uno stimolo infiammatorio è, come noto ai lettori di Eurosalus, un forte segnale d’ingrassamento, poiché come qualunque altra fonte di stress, determina nel tempo una desensibilizzazione dei recettori per l’insulina e quindi rende necessaria una maggior produzione d’insulina per controllare gli zuccheri nel sangue.
Ciò favorisce i processi di stoccaggio dei nutrienti sottoforma di grasso e nel tempo determina un’alterazione dei segnali interni di regolazione del metabolismo, come la resistenza leptinica (favorita anche da elevati livelli di cortisolo) e una minor produzione di adiponectina.
La riduzione di adiponectina è infatti proporzionale all’aumento di adipe e alla produzione di resistina, un ormone anch’esso prodotto dagli adipociti, che aggrava l’insulino resistenza.
Questo circolo apparentemente senza di vie di fuga ha dei punti di vulnerabilità sui quali agire.
Per prima cosa ridurre gli aspetti infiammatori legati alle abitudini alimentari: eliminare lo zucchero, consumare cibi integrali, ricchi di fibra e con minor indice glicemico, bilanciare i pasti con una buona quota di vegetali e proteine, senza abusare di carboidrati e inoltre, seguire una dieta di rotazione sulle proprie sensibilità alimentari.
Avere individuato un’intolleranza alimentare come quella al lattosio, lo zucchero del latte, potrebbe non essere sufficiente ad avere il quadro completo.
Il breath test per il lattosio, infatti, individua l’incapacità di digerire lo zucchero presente nel latte, ma non è in grado di individuare un’eventuale sensibilità alle proteine del latte o ad altri alimenti. Pertanto usare prodotti lattiero caseari senza lattosio può rivelarsi un’azione parziale.
In questo caso potrebbe essere utile effettuare un test come Recaller che attraverso l’analisi delle IgG per gli alimenti evidenzi se vi sono ulteriori sensibilizzazioni nei confronti di qualche Gruppo Alimentare. In questo caso, una dieta di rotazione personalizzata aiuterà a controllare un potente stimolo infiammatorio, indebolendo il circolo vizioso dell’ingrassamento.
Ultima, ma non meno importante e non ci si stancherà mai di ripeterlo, è una buona dose di attività fisica.
Data la professione svolta, il problema di fondo non è la sedentarietà. Le infermiere percorrono chilometri durante i turni in corsia, ma si tratta di un’attività che ha numerose interruzioni ed è accompagnata da una notevole dose di stress.
In questi casi, l’ideale è scegliere un’attività piacevole da praticare con regolarità almeno tre volte alla settimana. Perfetti sono gli sport all’aria aperta (corsa, camminata o bicicletta) oppure lo yoga o ancora il nuoto, attività armoniche che danno la possibilità di alleggerire la mente e rigenerare il fisico attraverso gesti naturali e ripetuti.
Se invece è di una sferzata di energia ciò di cui si ha bisogno, le attività ritmiche sono le più indicate, come il ballo, la zumba, lo step o un’attività che alterni sforzi brevi ed intensi e recuperi a più bassa intensità.
Contrastare stress e tensioni emotive in modo piacevole e divertente è un altro punto a nostro favore per sconfiggere i chili di troppo e interrompere un circolo vizioso in cui ci si sente intrappolati.