Proteine, latte, zucchero: cosa va bene e cosa no
L’articolo in questione è on line da gennaio e ha ripreso la sua marcia di condivisione “social” nelle scorse settimane, così ci sembra sensato parlarne.
Si tratta di un articolo che riprende alcune comunicazioni del dottor Franco Berrino, celeberrimo oncologo, di fondamentale importanza accademica e ben noto sia in Italia e che nel panorama internazionale.
In particolare, l’articolo tratta del ruolo che dovrebbero avere latte, zucchero e proteine nella alimentazione della persona qualunque.
Nell’articolo, riprendendo comunque antiche comunicazioni dello stimato oncologo, si ricorda come non esista una correlazione tra l’assunzione di latte e la salute delle ossa.
Il latte fa crescere, ma ai nostri bambini già tendenzialmente ipernutriti e iperstimolati alla crescita non serve proprio anche il bicchiere di latte, tanto meno serve ad un adulto già ben formato e a cui il latte, come dice Berrino, fornisce solo quei “fattori di crescita” che sono molto più alti nei malati di cancro che nella popolazione generale.
L’osservazione sembra molto più che adeguata ed è bello ricordare che moltissimi adulti tendono per altro a sospendere autonomamente l’uso del bicchiere di latte perché spesso mal sopportato a livello intestinale, probabilmente più per una sensibilità alle proteine del latte che per una intolleranza al lattosio.
La seconda osservazione di Berrino, riproposta nell’articolo, si riferisce allo zucchero. Il dottore è molto dolce e obbiettivo nel video a cui il testo si riferisce e dice “non c’è alcun alimento a cui dire no, con alcuni però è bene stare cauti […] e lo zucchero fa male”.
Il dottore spiega con chiarezza il meccanismo che porta dall’ipoglicemia pre-pasto, all’iperglicemia dell’immediato post, all’ipoglicemia reattiva che segue di poco. Lo zucchero fa ingrassare, infiamma e non aiuta certo le persone che vogliono stare bene o in forma. Vivere in maniera serena e gustosa va bene, scegliere alimenti (e bevande) il più possibile col loro gusto naturale va ancora meglio.
La terza osservazione, sulla quale è bene fare una specifica, riguarda le proteine. Secondo il dottor Berrino dell’articolo, le proteine che vengono mangiate quotidianamente dalla popolazione media sono troppe.
In realtà è vero che esistono persone che si nutrono solo di carne rossa e/o formaggio, intercorrendo nelle stesse dinamiche di cui si è parlato per il latte: il formaggio ne è un derivato e la carne rossa è spesso il risultato di un bombardamento ormonale e di fattori di crescita che puntano alla crescita dell’animale e restano in ciò che portiamo alla bocca.
D’altra parte, è bene ricordare che la maggior parte della popolazione italiana non arriva minimamente a quanto suggerito dalla Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero un grammo di proteine per chilogrammo di peso corporeo (considerando che in cento grammi di alimento proteico sono mediamente presenti venti grammi di proteine).
L’italiano medio, le proteine le vede forse a cena. Duecento grammi di carne non sono, in questo caso, comunque sufficienti per un ipotetico uomo italiano di 70 kg di peso.
Le proteine servono a tante cose nell’organismo umano: a sostituire gli enzimi, a creare i muscoli, a costruire la pelle, a mantenere la salute dei tendini, e così via.
L’indicazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per le persone infiammate è addirittura ancora un po’ di più rispetto al grammo della popolazione grnerale: in queste persone, infatti, gli aminoacidi che vengono dalle proteine sono consumati più rapidamente.
Troppe proteine fanno male, ma quando c’è da sceglierle meglio che siano le migliori proteine possibili: vegetali vanno benissimo, come benissimo vanno quelle del pesce bianco, del tacchino, del pollo, delle uova.
La carne rossa, di manzo, di maiale e le loro colleghe sono un po’ più in là in ordine di preferenza salutistica, ma comunque tendenzialmente utili in termini proteici e anche di grassi, soprattutto se mangiate accompagnate da olio extravergine a crudo e dagli antiossidanti della verdura o della frutta.
Mangiare sufficienti proteine è però molto più che essenziale per la salute e il benessere di ciascuno. Mangiandole fin dal primo pasto della giornata, gli effetti benefici si sentono ancora di più.
Attenzione a latte e zucchero quindi, se si sta parlando di scelte per il benessere o di “miti da sfatare”. Teniamoci però le proteine che stiamo mangiando, migliorandone la qualità, l’associazione con frutta e verdura fresca, e, soprattutto, la distribuzione durante la giornata.
Sono questi anche elementi che da anni sono utilizzati dal Centro Medico SMA di Milano per la costruzione di percorsi terapeutici specifici per il benessere di ciascuno.