Per un aperitivo senza sensi di colpa
Secondo uno studio pubblicato su Neurology l’associazione tra presenza di alcol fino a 10 g e riduzione del declino cognitivo in età più avanzata è presente solo nelle donne.
Il declino cognitivo è minore nelle bevitrici moderate rispetto che nelle astemie.
Negli uomini questo effetto non è stato evidenziato. L’effetto positivo del consumo moderato di alcol in questi soggetti resta in altri ambiti, quali l’abbassamento del rischio cardiovascolare, documentato in altre ricerche.
Il declino cognitivo è risultato significativamente aumentato in chi consumava più di 36 grammi di etanolo al giorno, pari circa a tre porzioni alcoliche.
Una porzione alcolica è teoricamente pari al contenuto in etanolo di un calice di vino, di una lattina di birra, o di un bicchierino di superalcolico, ed è data da 12 grammi di sostanza.
Il bicchiere al giorno per la donna e i due bicchieri per l’uomo sono l’indicativa quantità che si è evidenziata più sicura e con i migliori effetti benefici.
Gli aspetti da tenere in considerazione a proposito dell’alcol sono comunque tanti e diversi. Gli alcolici sono fermentati e, in quanto tali, contengono quei lieviti che spesso fanno tanto tribolare la popolazione europea.
L’infiammazione da lieviti è in continuo aumento ed è raro trovare soggetti che non abbiano un movimento delle IgG su questo tipo di componente.
Questi stessi anticorpi contro il lievito si sono evidenziati avere stretti legami con lo sviluppo di patologie autoimmuni, schizofrenia, disturbo bipolare e altre.
Come si fa quindi a raccogliere quello che di buono ha il vino (o l’alcolico in generale) da offrire, lasciando stare il resto?
La soluzione è di godere dell’alcol con un’attenzione serena. Senza esagerare, lasciare il gusto della compagnia piacevole di un po’ di etanolo nelle occasioni di condivisione e divertimento può essere un modo bello di farsi del bene.
Chi invece è abituato a utilizzare l’alcol davvero tutti i giorni, fa una scelta sensata e buona decidendo di riservarsi almeno un giorno la settimana (potrebbe essere il tipico “venerdì di magro”) per astenersi dal consumarne.
Usare lo stesso giorno per evitare tutti gli alimenti che contengono lieviti e prodotti fermentati è un’idea ancora più buona. In questo modo si permette all’organismo di “riprendere fiato” e le IgG si possono abbassare.
Via libera all’alcolico quindi, usato con serenità, delicatezza e attenzione, per farsi del bene in maniera intelligente.