Un pezzo di cioccolato al giorno, leva il medico di torno
I “puristi” del cacao lo sanno molto bene, ma fa sicuramente piacere sentirselo ripetere: le proprietà del cioccolato fondente non finiscono mai di stupire.
Questa volta se ne è parlato al convegno di Chicago per la American Heart Association, che si è appena concluso, dove è stato presentato uno studio che prova come una modica quantità giornaliera (circa due/tre quadratini) di cioccolato fondente, il più puro possibile, producano un effetto simile a quello dell’aspirina, a totale beneficio del cuore.
Il fatto è che il dato è emerso involontariamente durante un altro studio intitolato Genetic Study of Aspirin Responsiveness, condotto da un gruppo di ricercatori della Johns Hopkins University per evidenziare gli effetti dell’aspirina sulle piastrine.
Su 500 uomini e 700 donne a rischio di malattie cardiache che, durante la ricerca, dovevano astenersi da qualsiasi altra sostanza (cioccolato compreso) in grado di alterare l’attività delle piastrine, infatti, ben 139 “cacao-dipendenti” non sono riusciti a rinunciare alla loro dose quotidiana di cioccolato nero. Il risultato?
“Nei 139 golosi, il seme di cacao ha ridotto gli aggregati di piastrine (simili a coaguli) che sono i principali responsabili degli attacchi cardiaci” spiega la professoressa Diane Becker, “proprio come accade con l’aspirina”, impedendoci, in questo modo di procedere nella ricerca.
I soggetti “ribelli”, però, disobbedendo hanno fornito ai ricercatori la prima analisi biochimica in grado di spiegare per quale motivo un pezzo di cioccolato al giorno possa abbassare i rischi di attacco cardiaco. E, per una volta, la golosità è stata premiata.