Pronto soccorso naturale per lo sportivo
DOMANDA
Ho 39 anni e da sempre faccio sport, ultimamente con maggiore impegno. Ho letto con molto interesse gli articoli proposti su Eurosalus riguardo le diverse modalità di allenamento, ma mi piacerebbe avere indicazioni su un kit d’emergenza da tenere a portata di mano in caso di infortuni.
RISPOSTA
Gentilissimo Lettore,
solitamente gli sportivi rispondono molto bene alle cure naturali per due motivi: chi si allena con regolarità è abituato a conoscere il proprio corpo e ragionare in anticipo con una logica preventiva; allo stesso modo un fisico allenato è nelle condizioni migliori per funzionare e, nonostante i possibili infortuni, solitamente recupera prima e più facilmente.
Infortuni, cadute, botte e distorsioni sono all’ordine del giorno per molti sportivi soprattutto se si pratica un’attività fisica con una certa frequenza e intensità.
In generare però quando ci si muove può sempre capitare qualche incidente ed è meglio sapere come comportarsi.
Oltre al ghiaccio secco, sempre utilissimo in caso di infortuni, un gel all’Arnica non dovrebbe mai mancare nella borsa di uno sportivo.
Questa pianta svolge una potente azione antinfiammatoria e favorisce una rapida risoluzione della sintomatologia dolorosa sia a livello articolare che muscolare. Una pomata all’Arnica può essere utilizzato anche 2-3 volte nel corso della giornata, ad esempio dopo una botta o una distorsione, ma si rivela utilissimo anche nel recupero dopo un allenamento particolarmente intenso sopratutto se abbinato a un massaggio dei muscoli indolenziti e a un bagno caldo.
A conferma della tradizione medica omeopatica, Arnica è utile anche in diluizione. In particolare un lavoro pubblicato su PlosONE nel 2016 da un gruppo di ricercatori italiani guidati da Paolo Bellavite dell’Università di Verona ha giustificato l’azione di tutte le diluizioni di Arnica fino alla 15 CH e oltre con un cambio nell’espressione genetica dei macrofagi e monociti volta all’attivazione di processi di riparazione tissutale.
Su questa base si utilizzerà, ad esempio, Arnica 5 CH al dosaggio di 3-4 granuli 3-4 volte al dì in caso di un trauma proseguendo per 4-5 giorni fino alla completa risoluzione della sintomatologia dolorosa. Anche in questo caso è possibile utilizzare Arnica in una logica di prevenzione utilizzando ad esempio 3-4 granuli prima e dopo un allenamento particolarmente intenso.
Se i dolori articolari sono più intensi o perdurano per più tempo è possibile intervenire con un prodotto come Artrowell al dosaggio di 1 capsula a prima colazione e 1 capsula a cena per cicli di circa 1 mese serenamente ripetibili all’occorrenza.
Questo prodotto da un lato permette di integrare tutti i minerali utili per favorire una corretta funzione muscolare e articolare come Manganese, Rame, Zinco, Magnesio, Molibdeno insieme a Condroitinsolfato per nutrire e riparare articolazioni e cartilagini e un mix di estratti fitoterapici con una profonda azione antinfiammatoria.
Contro contratture, strappi e rigidità muscolari meglio integrare del Magnesio utilizzando ad esempio un prodotto come Zerotox MG3. Il dosaggio può variare tranquillamente tra i giorni in cui si pratica sport in cui è preferibile assumere 1 compressa a prima colazione e 1 compressa a cena ai giorni in cui non ci si muove in cui è sufficiente una solo assunzione serale.
A volte per recuperare dopo un infortunio importante serve solo un po’ di riposo. Durante la fase di sospensione degli allenamenti è molto utile intervenire con un prodotto come Solgar 7 al dosaggio di 1 capsula a prima colazione per cicli di circa un mese serenamente ripetibili al bisogno. Questo prodotto, oltre a Boswellia, Salice bianco, Curcuma, Zenzero e Pepe nero, contiene un estratto di cartilagine standardizzato che favorisce la riparazione del tessuto connettivo a partire dalle articolazioni.
Per finire l’agopuntura è di grande aiuto per ridurre il dolore e favorire la ripresa della mobilità praticamente in qualunque distretto corporeo.
Nell’ultimo report sull’agopuntura pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, questa pratica terapeutica si è dimostrata utile in situazioni che spaziano dal mal di schiena ai dolori cervicali, dalla sciatica alla periartrite scapolo-omerale, dal gomito del tennista al male al ginocchio.
Sono possibili due diversi approcci terapeutici. Ci si può rivolgere all’agopuntore in fase acuta per sbloccare una situazione dolorosa: in questi casi si programmeranno 2-3 sedute ravvicinate per ridurre l’infiammazione e riprendere il movimento.
Alternativamente è possibile ragionare in una logica preventiva effettuando un ciclo di sedute volte a migliorare la risposta del sistema articolare e muscolare alla sollecitazioni dovute all’attività fisica.
Nella mia esperienza clinica sono convinto che l’integrazione di modalità terapeutiche differenti permetta di ottenere i migliori risultati e nello studio SMA di Milano i nostri interventi spaziano dal suggerimento di rimedi naturali all’utilizzo di farmaci antidolorifici di sintesi, dal cambio dell’alimentazione all’agopuntura.