Dalla tovaglia… alle lenzuola
La relazione tra sesso e alimentazione è sicuramente un tema ampiamente discusso.
Casanova nei suoi scritti discuteva degli alimenti che usava come arma di seduzione, Cleopatra e Caterina de’ Medici pare assumessero sedano, fave e cardo come rinvigorente, anche nella sfera sessuale e la Marchesa de Pompadour, una delle amanti preferite del re di Francia Luigi XV, mangiava cioccolata, tartufi e champagne per far fronte alle esigenze sessuali del re.
Un gruppo di ricercatori tedesco ha recentemente evidenziato che quando si inizia a mangiare vengono attivate o favorite le funzioni di ricerca sessuale o di vita sociale. Molti fisiologi sostengono invece che è meglio fare sesso a stomaco vuoto per evitare l’impegno digestivo e il furto di sangue attivato con la digestione. Sicuramente è da evitare un pranzo “stile matrimonio” in previsione di qualche effusione, ma un aperitivo con gli alimenti giusti potrebbe dare una mano, sia all’uomo che alla donna.
Quali sono i cibi considerati “afrodisiaci” dalla comunità scientifica?
Cioccolato: gli aztechi furono i primi a ipotizzare una connessione tra cioccolato e desiderio sessuale. Gli scienziati correlano queste proprietà alla presenza del triptofano, precursore della serotonina (noto come l’ormone della felicita) e della feniletilamina,uno stimolante rilasciato dal cervello delle persone innamorate. Questo composto è lo stesso che viene rilasciato con l’attività fisica.
La feniletilamina è presente anche nel formaggio di capra. Il triptofano invece è contenuto anche nella soia, nei datteri e nella frutta secca in genere (mandorle, noci, anacardi e pinoli in particolare).
Ostriche: questo per via dell’alto contenuto di zinco, che ha una azione sulla fertilità maschile. Le ostriche sono tra gli alimenti che ne contengono in maggiore quantità (circa 45 mg per 100 g).
Merluzzo: ricchissimo di arginina, una sostanza naturale che migliora le prestazioni dell’uomo perché contribuisce a dilatare i vasi sanguigni e quindi facilita il riempimento dei corpi cavernosi. Una sorta di “Viagra naturale”.
Cardo, scalogno, sedano, fave, cipolle: hanno un’attività ferormonica lieve e contengono androsterone, ormone riequilibrante sessuale.
Tartufo: fin dall’antichità, i tartufi sono stati considerati afrodisiaci. Veniva considerato il frutto preferito da Zeus, il re degli dei, famoso anche per le sue amanti. Questa proprietà è attribuita ai costituenti chimici presenti e in grado di mimare gli ormoni riproduttivi maschili (androsterone). Inoltre alcuni ricercatori delle università di Monaco e di Lubecca appurarono che gli effetti afrodisiaci del tartufo erano correlati alla presenza di alcune sostanze odorose che, agendo a livello olfattivo sia in certi animali sia nell’uomo, determinano attrazione sessuale.
Altri stimolanti tonici sono l’alcol e l’assenzio e i cibi piccanti (famoso è il peperoncino). Svolgono un ruolo di attivazione anche le spezie dall’odore intenso come noce moscata, cannella e vaniglia.
Aglio: è caratterizzato dalla presenza di allicina, che facilita il flusso sanguigno, anche agli organi sessuali.
Un aperitivo afrodisiaco potrebbe essere composto da:
- tapas con pane integrale, formaggio fresco di capra e tartufo;
- mini-gallette di mais con hummus di fave o edamame e pochissimo aglio (se volete), pinoli tostati, olio a crudo e una macinata di peperoncino;
- ostriche crude;
- paté di patate e merluzzo al vapore con olio di oliva a curdo, accompagnato a stick di sedano crudo;
E per concludere, fragole o ciliegie immerse nel cioccolato fondente (almeno 85%) e lasciate poi raffreddare in frigo.
Potete aggiungere nel cioccolato fuso bacche di vaniglia o cannella e frutta secca al naturale, creando con il cucchiaio delle sfere da far riposare in freezer fino a solidificazione.
Il tutto accompagnato, se non si è astemi, da un buon calice di vino o – nel mio caso – da un buon gin tonic.
Ovviamente anche in questo caso è fondamentale, come leggete dagli esempi, inserire una buona quota proteica, vegetali e carboidrati integrali così da scansare il picco zuccherino che porta al successivo rapido decremento glicemico che porta con sé inevitabilmente stanchezza e spossatezza (che vogliamo sicuramente evitare).