Le parole per dirlo: “con BMI più elevato” o “con problemi di peso” sono termini molto più efficaci di “grasso” o “pesante”
Un interessantissima ricerca effettuata negli Stati Uniti d’America e pubblicata su Pediatric Obesity nel marzo 2018 ha rivelato alcuni aspetti fino ad ora sconosciuti relativi al modo in cui si può parlare agli adolescenti del problema del peso in eccesso (Puhl RM et al, Pediatr Obes. 2018 Mar 24. doi: 10.1111/ijpo.12275. [Epub ahead of print]).
La American Academy of Pediatrics chiede infatti che i medici non usino con gli adolescenti termini che riguardano il peso e che possano creare o accentuare eventuali sensi di colpa o di inadeguatezza, ma si tratta di un tema importante in qualsiasi regione o stato del mondo.
Ricercatori di due differenti Università del Connecticut (USA) hanno quindi valutato su circa 150 adolescenti (di età compresa tra i 13 e i 18 anni) il grado di preferenza di alcuni termini che facessero riferimento alla loro forma fisica e al grasso accumulato, scoprendo dei risvolti psicologici che possono e devono essere tenuti in serissima considerazione nella applicazione clinica.
L’indagine è stata effettuata ad un national weight loss camp, in pratica un ritrovo estivo in cui i ragazzi sovrappeso si impegnano nel riequilibrio del peso attraverso schemi alimentari e attività fisica condivisi con tutti gli ospiti del campo.
Sono state proposte 16 differenti parole che descrivessero il tema del sovrappeso e si è chiesta una valutazione da 1 a 5 per indicare il totale rifiuto della parole (1) o la piena accettabilità di un particolare vocabolo (5).
Più del 40% degli adolescenti interrogati ha rifiutato questi termini:
- obeso
- estremamente obeso
- grosso
- grasso
- pesante
- formoso
Il 44% dei ragazzi ha preferito questi termini:
- con problemi di peso
- di misura “più”
- paffuto
- con BMI (Indice di Massa Corporea) elevato
- di peso poco salutare
Di particolare rilievo le scelte fatte proprio dalle persone di peso più elevato (BMI maggiore del 95° percentile), che hanno detto di preferire:
- con problemi di peso
- di peso non salutare
- paffuto (chubby)
È ovvio che i risultati di questo tipo di ricerca fanno riferimento a adolescenti di una certa area degli USA e non possono essere immediatamente trasferiti ad adolescenti o adulti italiani, perché ogni parola ha un valore specifico nel contesto sociale e politico in cui è usata, ma sicuramente può dare delle chiavi di lettura a tutti i clinici che si occupano di problemi di sovrappeso.
Un tema che noi affrontiamo spesso nel nostro centro con percorsi terapeutici che integrano in modo fortemente individualizzato terapie e valutazioni diagnostiche.
I termini più neutrali, come “elevato livello di BMI” oppure “problemi di peso” o quelli che correlano alla salute come “peso poco salutare” sembrano essere i preferiti sia da chi è in condizioni di modesto sovrappeso sia da chi invece tocca i punti più elevati dell’innalzamento del BMI.
Di sicuro, la parola “obeso” non dovrebbe più comparire nel dialogo sul metabolismo che si affronta con chiunque.
Individualizzare uno schema dietetico e un approccio ad uno stile di vita diverso prevede sicuramente che le parole per parlarne siano quelle adatte a risvegliare nell’adolescente come nell’adulto la vera voglia di cambiamento. Un’attenzione indispensabile per essere efficaci.