Disintossicarsi dopo le feste, è davvero necessario?
Terminate le feste natalizie, ogni anno, almeno un amico o un collega ripetono frasi come: “Mi ci vorrebbe una dieta detox” oppure “Ho bisogno di depurare il fegato”.
Proprio negli ultimi anni è sempre più spesso associato l’utilizzo di inositolo per “depurare” il fegato, ma questa affermazione non è propriamente corretta.
Partiamo con il dire che l’inositolo, detto anche vitamina o simil vitamina B7, è un nutriente fondamentale per l’organismo. Viene introdotto con l’alimentazione, è presente infatti in diversi alimenti come cereali integrali, uova, carne, lievito, agrumi, oppure viene prodotto dall’organismo stesso, per questo motivo viene definito simil vitamina.
Svolge la sua azione a livello dei mitocondri, piccoli organelli presenti nelle cellule che funzionano da “centrale elettrica” per la cellula, producendo energia ma anche attivando processi di disintossicazione. La sua azione sarà quindi più spiccata in quegli organi ricchi di mitocondri come il fegato, il cervello, il cuore, i muscoli e la pelle.
Le funzioni dell’inositolo sono varie e fondamentali, vediamone alcune.
Inositolo e umore
L’inositolo è coinvolto in reazioni che permettono una corretta trasmissione degli impulsi nervosi. Una sua carenza può determinare alterazioni dell’umore fino alla depressione, oltre ad ansia e attacchi di panico. Studi recenti dimostrano come un’integrazione di inositolo può essere utile per arginare queste condizioni.
Inositolo e PCOS
È stato dimostrato come l’inositolo può essere utile nel trattamento di donne con sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) e resistenza insulinica, andando a migliorare la sensibilità all’insulina stessa.
Inositolo e fegato
Viene spesso indicata una supplementazione di inositolo in seguito a periodi in cui si è andati a sovraccaricare la funzionalità del fegato, ad esempio dopo una cura antibiotica o un’intossicazione alimentare, oppure in presenza di disturbi digestivi successivi a periodi di stravizi. Per questo motivo spesso è stato associato l’inositolo ad una funzionalità di detossificazione, ma è un concetto errato, vediamo di fare chiarezza.
Il fegato è l’organo deputato all’eliminazione di sostanze tossiche, residui di farmaci e cellule non più funzionanti, oltre a smaltire grassi e colesterolo. Non è necessario quindi ricorrere a “diete detox”, in quanto il fegato già si preoccupa di smaltire tutto ciò che non ci serve e soprattutto di smaltire i grassi in eccesso mettendoli in circolo, eliminandoli ed evitando che si accumulino producendo una condizione nota come steatosi epatica, che, se persiste nel tempo, può causare un malfunzionamento dell’organo.
Riassumendo, quindi, un’integrazione di inositolo può supportare e ottimizzare le funzioni del fegato stesso, ma di per sé non ha un’azione di depurazione.
Questa integrazione può essere utile, ma non risolutiva, se alla base non si ha una buona educazione alimentare e se le scorrette abitudini alimentari persistono nel tempo. Per questo motivo, nel centro SMA in cui lavoro ci basiamo su test come il PerMè per valutare la situazione personale di partenza e predisporre un’integrazione e un’alimentazione personalizzata da perseguire come un cambiamento di stile di vita.