Magnesio e sindrome premestruale: facciamo chiarezza
DOMANDA
Ho letto su Donna Moderna di qualche settimana fa che per ovviare alla sindrome premestruale bisogna interrompere dieci giorni prima del ciclo il magnesio. Soffrendo anch’io di tale sindrome sono andata in farmacia dove però mi hanno sempre consigliato di prendere il magnesio proprio per ovviare a questo inconveniente cosa che ho letto anche sul vostro sito. Da tempo prendo il magnesio e francamente mi sono sempre trovata bene e allora vorrei una precisazione: il magnesio fa bene per la sindrome premestruale oppure no?
RISPOSTA
Gentilissima Lettrice,
ci deve essere sicuramente un fraintendimento. Il magnesio è estremamente utile nel trattamento della sindrome premestruale e in generale viene consigliato proprio a partire dai 10 giorni precedenti il ciclo.
In particolare questo minerale svolge una efficace azione detensiva sulla muscolatura dell’utero migliorando lo spasmo. Inoltre il magnesio è utilissimo anche sull’irritabilità tipica del periodo premestruale.
Per integrare il magnesio ci sono diversi prodotti. Ad esempio l’utilizzo di due misurini al giorno di Magnesio+ permette di integrare questo minerale in una forma particolarmente assimilabile.
Anche un prodotto come Oligo Mag Plus è efficace nel trattamento della sindrome premestruale. Bastano 2-3 compresse al giorno da distribuire nella giornata.
Da punto di vista alimentare è invece importante ridurre l’assunzione di sale. Quando si cerca di diminuire l’apporto di sale con l’alimentazione bisogna fare attenzione ai cibi che ne contengono di più e non tanto al sale aggiunto sull’insalata o a quello per l’acqua di bollitura della pasta. Si pensi ad esempio che un etto di prosciutto crudo contiene da solo 4-5 grammi di sale e che parimenti un etto di pane ne contiene almeno 3 grammi. Stesso discorso per i formaggi. Non è difficile fare i conti.
Ridurre l’apporto di sale ha risvolti positivi sul gonfiore e migliora nettamente la ritenzione idrica e di riflesso i dolori mestruali che sono spesso causati da un accumulo eccessivo di liquidi trattenuti insieme al sale.
In un’ottica più generale lo studio delle eventuali allergie alimentari ritardate (intolleranze alimentari) permette di agire in maniera più mirata per ridurre l’infiammazione generale dell’organismo.
Un dieta di rotazione settimanale ben impostata è senza dubbio il modo migliore per rieducare l’organismo e il sistema immunitario ristabilendo la tolleranza immunologica.
Per maggiori approfondimenti in merito alla sindrome premestruale rimandiamo alle tante pagine di Eurosalus espressamente dedicate a questo argomento.