Test di ammissione all’abbronzatura
Quest’anno i posti al sole saranno “a numero chiuso”. Solo chi supererà il test in allegato (senza barare) potrà esporsi ed abbronzarsi liberamente. Per tutti gli altri, obbligo di visita dermatologica ed esame dermatoscopico dei nevi sospetti.
Scusate, stavo sognando.
Se in fatto di salute fossimo così rigidi come per l’istruzione universitaria, potremmo avere sconfitto il melanoma già da diversi decenni. Invece siamo ancora alla preistoria: ci copriamo il corpo di vesti e gioielli, trucchi e cosmetici, pearcing e tatuaggi, ma tralasciamo di guardarci la pelle prima di metterla a rosolare al sole, sulla graticola.
Preparate le valigie, i costumi e le stuoie, pensiamo che basti una crema per proteggerci dalle ore di radiazioni che assorbiremo in tutti quei giorni, dall’alba al tramonto.
Se solo imparassimo ad essere più previdenti ed osservatori, noteremmo che il nevo sulla spalla l’anno scorso non c’era, che quella squametta sul naso da mesi non guarisce, che le macchie sul viso un anno fa non c’erano, né la couperose, né quegli strani puntini bianchi su braccia e gambe.
Siamo in Europa, abbiamo adottato un “modus pensandi ed operandi” rigido e logico, ma per la nostra pelle siamo ancora al medioevo, non ci controlliamo nemmeno sotto la doccia, allo specchio né tanto meno dal dermatologo. E qui, purtroppo, si arriva spesso quando il danno è già evidente!
Non serve fare terrorismo. Bastano le statistiche per documentare la assenza quasi totale di sensibilizzazione dei pazienti su questo problema che sta proprio “sotto ai nostri occhi”, tutti i giorni.
Quest’anno, però, proviamo a fare un passo avanti, almeno sforziamoci. Compilate il test e se i valori sono sospetti, non rimandate la visita a dopo le vacanze.
L’anno scorso ho dovuto rinviare di qualche giorno la partenza di un mio paziente per fargli asportare un brutto nevo alla gamba: ancora oggi mi ringrazia per non aver trascorso le vacanze con un melanoma.
E voi, quest’anno, chi volete portare in vacanza con voi?