Quando avere un cane fa bene alla salute
Si chiama Giuseppina e da un paio di settimane le capita di correre urlando giù dalle scale di casa (abita al quarto piano), per poi salire e scendere ancora, sempre urlando. I condomini ormai la guardano come se fosse pazza. “Giusi è sempre andata a dormire presto e ora la sentiamo FARE VERSI – lo dicono vagamente sconvolti – e muoversi anche alle undici passate”.
Giusi ha settant’anni e ha ricevuto in incarico le cure del cane della nipote, la cui famiglia è andata in vacanza.
Al momento di riconsegnare il cane, eccola un po’ triste di non avere più un compagno di corse ma fiera, a raccontare le sue avventure. “Tre volte al giorno, tutti i giorni. Stavamo fuori almeno una mezzoretta. Povero, hai bisogno di muoverti tu, vero? – un musetto peloso la guarda e scodinzola – Poi giocavamo, eh Tobi? E ogni tanto, così, per sgranchirci un po’, su e giù dalle scale!”.
È più o meno ciò che succede mediamente nei paesi del mondo dove l’avere un cane, e di conseguenza il farlo muovere, sia una pratica culturalmente accettata.
I dati interessanti li riportava già negli ultimi giorni del 2009 uno studio del ricercatore Bob Martin, scozzese, che ha messo statisticamente alla prova i suoi connazionali ottenendone che chi ha un cane e sia il solo ad occuparsene, passi più tempo a muoversi di chi va in palestra (o dice di farlo).
I padroni umani della coppia tendono a stare in giro col proprio amico per una media di ventiquattro minuti a passeggiata. Il numero di passeggiate varia dalle due alle tre o più al giorno. Facendo un rapido calcolo si tratta quindi di 5 ore e 38 minuti di movimento la settimana per i cuccioli e gli umani che si limitano alle due volte al giorno, e 8 ore e 11 minuti in media per i più solerti passeggiatori. Il tutto escludendo le corse su e giù dalle scale e attraverso i corridoi.
Il dato risulta ancora più divertente se confrontato con la media del tempo trascorso in palestra da chi dichiara di esserne frequentatore: un’ora e venti minuti alla settimana.
Inoltre, se solo il 16% degli interessati trova piacevole la palestra, la percentuale si inverte quasi dove si parla di portare fuori il proprio cane, con un misero 22% di persone che non amano farlo. In somma, i nostri amici a quattro zampe ci fanno un grande favore e riescono a tirarci fuori di casa (per di più col sorriso!!) anche quando qualsiasi altra cosa ci farebbe rinunciare.
Oggi un’ulteriore conferma arriva dallo studio pubblicato sul numero datato Gennaio 2011 di Preventive Medicine e viene questa volta da San Diego, California. Il dato del movimento che il Tobi interessato fa fare al proprio compagno di vita viene qui correlato al quantitativo settimanale suggerito da società medico scientifiche quali l’American College of Sports Medicine e l’American Heart Association (almeno mezz’ora cinque volte la settimana); quantitativo che viene a quanto pare ampliamente superato da chi, come Giusi, debba portare fuori il proprio amichetto peloso.
Fate però in modo che almeno una delle tre passeggiate che sono nella media, raggiunga la mezz’ora. Se è vero che l’importante è in qualche modo muoversi, e che già solo il fatto di fare un giro in più attorno all’aiuola davanti a casa sia di importante utilità, l’attività di cui parlano le società sopra citate è di tipo aerobico continuativo.
Fate dunque fare i propri bisognini al compagno e partite per un giretto un pochino più lungo insieme che farà sicuramente bene alle sue zampe o zampette e, tra le altre cose, al vostro cuore (in tutti i sensi).