La nube arriva in Italia: indicazioni per proteggersi e per pensare
In questo preciso momento la nube sta iniziando a muoversi sopra l’Italia, in arrivo dalla Francia dopo avere attraversato il Pacifico, tutti gli Stati Uniti d’America e l’Atlantico.
Nel suo viaggio lo Iodio radioattivo, a distanza di 12 giorni dall’incidente di Fukushima, si è già ridotto in attività ad un quarto della sua capacità di emettere radiazioni e si è disperso in modo sottile nell’atmosfera.
I livelli misurati durante tutto il percorso sopra i cieli statumitensi sono stati di valore modesto (anche se presente) e non immediatamente pericoloso per quanto riguarda la concentrazione di Iodio radioattivo 131.
Resta la presenza di altri radionuclidi (Cesio e Stronzio) che anziché dimezzare l’attività ogni 8 giorni impiegano per farlo circa 30 anni. Fortunatamente anche questi sono dispersi dal vento e diventano, se così si può dire patrimonio dell’Umanità, e resteranno per centinaia di anni a farci compagnia.
La nube di oggi non porta con sé concentrazioni di Iodio che rendano necessario l’uso dello Ioduro di Potassio. Basta una protezione antiossidante simile a quella che abbiamo già descritto nei precedenti articoli e sulla nostra pagina Facebook.
Lo ioduro di potassio va però tenuto a disposizione, perché le notizie da Fukushima, nonostante la copertura politica e un evidente tentativo di modificare o di celare alcune informazioni, lasciano trapelare persistenti situazioni di rischio sul reattore numero 3.
Restiamo tutti con le orecchie tese a nuove notizie ed indicazioni.