Inositolo, il fine regolatore del metabolismo e dell’ansia
Dell’inositolo si conoscono molte azioni positive, tanto che il suo impiego è diventato usuale quando si vuole aiutare la disintossicazione di un organismo o si vuole stimolare la funzione antitossica del fegato.
Per questo, quindi, questa sostanza che in modo un po’ improprio viene definita come una vitamina, viene utilizzata spesso in situazioni come quelle legate alla chemioterapia antitumorale (dosaggi di 2-4 tavolette da un grammo al giorno nei periodi di trattamento e in quelli immediatamente successivi) per aiutare l’organismo a controllare alcuni degli effetti secondari sul fegato.
Ma vedremo utilizzato l’inositolo nello stesso modo dopo un trattamento antibiotico o dopo una forma di tossinfezione alimentare.
Per la sua azione di stimolo sul fegato potrà spesso essere di supporto nei disturbi digestivi, e in una fase come quella successiva al Natale, ecco che l’uso di 2 tavolette al giorno da un grammo (come ad esempio in Inositox) da assumere prima della prima colazione e prima della cena per una quindicina di giorni, è un valido strumento per aiutare l’organismo a ritrovare il suo equilibrio.
Il motivo per cui negli anni passati il suo uso è stato sempre collegato alla azione disintossicante è quello della sua azione sui mitocondri (le strutture della cellula che ne stimolano la respirazione) e quindi sugli organi che ne sono ricchi come i muscoli, il fegato e la pelle, da cui deriva la sua forte efficacia nel trattamento dell’acne (due grammi al giorno anche per periodi prolungati), sia come trattamento esclusivo sia in affiancamento alle terapie utilizzate per il suo trattamento (antibiotici, pillola, retinoidi).
Negli ultimi anni però è emersa dalla ricerca scientifica la sua azione come “secondo messaggero”, quella sostanza implicata nella regolazione di molti aspetti del metabolismo.
Un secondo messaggero aiuta il passaggio di una informazione che arriva alla cellula verso il suo interno e inositolo svolge specificamente questa funzione (Tran CH et al, Front Physiol. 2014 Jun 30;5:243. doi: 10.3389/fphys.2014.00243. eCollection 2014).
Quando ad esempio un ormone tiroideo arriva alla superficie della cellula per determinare la sua azione di stimolo al metabolismo, dalla superficie cellulare i recettori dell’ormone tiroideo attivano nella cellula una sostanza derivata dall’inositolo che porta l’informazione metabolica al mitocondrio o al nucleo cellulare.
L’inositolo si comporta quindi come un rapidissimo trasportatore di informazioni che determinano poi come la cellula funzionerà.
Questa azione di modulazione dell’informazione avviene per almeno una trentina delle più importanti azioni enzimatiche e metaboliche dell’organismo, come molte azioni di attivazione ormonale o la gran parte delle funzioni legate al metabolismo.
Un esempio che spesso faccio durante le mie comunicazioni è quello delle casse acustiche di uno stereo, che quando vengono accese possono essere a volume bassissimo (per cui non si sente nulla) o talora invece a volume elevato generando un rumore potente.
L’azione dell’inositolo come secondo messaggero è quella di “regolare il volume” facendo sì che ogni musica riprodotta esca poi al volume giusto per essere ascoltata nel migliore dei modi.
Per questo allora il suo impiego diventa importante in molte condizioni come quelle legate allo stato emotivo.
Inositolo è coinvolto nella regolazione anche del metabolismo nervoso e nella attivazione di molti centri cerebrali.
In modo inaspettato ma gradito si comprende oggi che questa semplice sostanza può avere un naturale effetto di regolazione dell’ansia e una azione importante di controllo di molti sintomi depressivi (Mukai T et al, Hum Psychopharmacol. 2014 Jan;29(1):55-63. doi: 10.1002/hup.2369. Epub 2013 Dec 3); può essere anche utile nella regolazione dei meccanismi del sonno.
Due grammi di Inositolo al mattino prima della prima colazione possono spesso, migliorando il metabolismo, contribuire alla naturale risoluzioni di molti stati di disagio emotivo.
In molti casi di depressione il suo impiego consente di affiancarsi alle terapie in corso per meglio modularle e per superare la fase di disagio esistente.
Fornisce anche un importante contributo alla regolazione ormonale, per cui l’impiego nelle alterazioni del ciclo mestruale come quelle legate alla Policistosi ovarica (PCO) sono ormai diventate consuetudine. Una o due tavolette da un grammo al giorno per periodi prolungati sono spesso il supporto utile al riequilibrio del ciclo e al controllo dei sintomi correlati. In questo senso l’uso di Inositox, che affianca all’inositolo la presenza di Manganese e Zinco, è la scelta più indicata.
Nella mia esperienza riconosco però che la forte azione di questa sostanza in molte situazioni cliniche dipende dalla sua azione di fine regolazione della azione insulinica, coinvolta nel metabolismo energetico e nella regolazione dell’uso degli zuccheri nell’organismo. Inositolo migliora la sensibilità insulinica attivando, come l’attività fisica, i canali di trasporto del glucosio (GLUT4) indispensanbili a contrastare la resistenza insulinica provocata da molte abitudini alimentari scorrette. In molti casi, con una dieta personalizzata che controlli la glicazione e l’infiammazione (analizzabili attraverso specifici test come il PerMè), si riesce a ritrovare un fisiologico riequilibrio ormonale.
Nel centro SMA in cui lavoro quando uso inositolo nelle indicazioni o nelle prescrizioni ho la sensazione di agire sulla “carburazione” di un motore (se volessimo usare una similitudine automobilistica), regolandone la sua azione in modo fine e gentile. Con la certezza di continuare ad usare per l’organismo segnali di fine regolazione naturali, innocui e efficaci al fine di ottenere una regolazione che spesso neanche molti farmaci sono in grado di dare.