Il giardino delle proprie potenzialità
Il coping è in psicologia il meccanismo attraverso il quale le persone imparano a gestire le proprie condizioni sfavorevoli o difficili, per arrivare ad un miglioramento della propria resilienza o capacità adattativa. Per arrivare al fatto di fronteggiare efficacemente la propria condizione, sia essa patologica o meno, le strategie sono varie diverse e possono basarsi su percorsi volti alla soluzione del problema (dove possibile), oppure su percorsi volti all’accettazione della propria posizione per andare oltre.
Cody McCasland è un esempio di come una situazione di difficoltà diventi una strada di naturale percorrenza per l’esistenza di ciascuno. Cody ha 11 anni, corre come gli altri bambini e in alcuni casi anche più forte di loro, sogna Rio nel 2016 e da grande vuole fare il medico per aiutare gli altri a stare meglio e a non soffrire.
Cody non ha le gambe dal 2002. In compenso ha delle bellissime protesi che gli permettono di saltare di qua e di là, di ballare e quant’altro, e uno spirito ricco che si trasforma nel suo sorriso “contagioso” e dei genitori che lo hanno sempre supportato, che hanno saputo credere in lui e nella sua facoltà e possibilità di vivere una vita non normale ma speciale, bella e sua.
Cody non è soltanto un esempio di resilienza, ma anche di come ciascuno, con i propri dati di distinzione dalla normalità percepita, possa assumere un ruolo fondamentale nella società.
Il ragazzino è diventato famoso in quasi tutto il mondo per la sua abilità di contagiare i veterani di guerra, o chi abbia perso le gambe o altro, con il suo sorriso. Vedere qualcuno che nella stessa condizione che fa sembrare la vita priva di significato, salta, balla, corre, è felice, ha dei sogni e punta a realizzarli, aiuta a rendersi conto che ciascuno può continuare il proprio cammino all’interno della propria condizione, qualunque essa sia.
Come ricorda Francesca Speciani, counselor di Eurosalus, in un suo articolo inerente il significato del pensiero nella gestione della propria quotidianità, la vita va guardata “come a un campo pieno di possibilità realizzabili”; il sorriso di questo bambino tanto pieno di gioia ricorda che queste stesse possibilità possono talvolta stare in luoghi diversi da quelli in cui ci si aspetterebbe di trovarle.