Dormire di più può salvare le relazioni sociali e il matrimonio
In queste ultime settimane Eurosalus ha abbondantemente parlato di mariti, mogli ed amanti, così che oggi piace proporre una via di uscita semplice e che potrebbe salvare qualche matrimonio (o relazione).
Secondo le ricerche esposte al meeting annuale della SPSP (Society for Personality and Social Psychology), tenutasi a New Orleans tra il 17 e il 19 gennaio, si è evidenziato, tra le altre cose, come una minor quantità di sonno renda meno sensibili alle gentilezze del partner e più egoisti e focalizzati su se stessi.
Particolarmente interessanti in tal senso, alcuni studi condotti con riferimento alla University of California (Berkeley). Le coppie osservate riferivano di sentirsi meno apprezzate e di apprezzare meno il partner, se l’uno o l’altro aveva dormito meno durante la notte precedente.
La motivazione è semplicissima e si chiama rispetto della priorità vitale: dormire è una necessità che si pone centralmente nella vita dell’essere umano (sia che esso lo voglia o meno) e, esattamente come la fame, si fa sentire come elemento a cui dare la precedenza, con una maggiore focalizzazione su sé stessi, piuttosto che sul resto dell’universo.
La relazione tra sonno e sensibilità all’insulina è stata da tempo descritta, esattamente come è stata già descritta un relazione precisa tra abuso di zuccheri e grassi trans e l’aggressività.
L’insulina (o, meglio, l’eccesso di essa o la mancata risposta alla stessa) potrebbe quindi rappresentare il tramite biochimico tra disagio sociale (e individuale, perché esso si manifesta anche all’interno del soggetto stesso) e necessità biologica.
Dormire rappresenta quindi una delle chiavi biologiche al raggiungimento della felicità, che risulta così importante anche in termini di controllo dell’allergia e dell’infiammazione, probabilmente non tanto a livello diretto ma per presenza di cause comuni.
Va tenuto in considerazione il fatto che, se per qualcuno non dormire può essere, in determinati momenti, necessità volta al successo (evidentemente relativo), c’è anche chi ad addormentarsi e a passare una notte serena fa davvero fatica.
Alcuni studi evidenziano come sentimenti di gratitudine stessa favoriscano un sonno sereno (la gratitudine potrebbe a propria volta derivare da una gestione della propria giornata, positiva in termini di stile di vita).
Qualora provare questo tipo di sentimento risulti in ogni caso complesso o inarrivabile, la natura può aiutare, in maniera semplice e fisiologica.
Dormire qualche ora di più (che lo si consideri un segnale di buon funzionamento dell’organismo o una scelta personale), o conoscere il meccanismo “sociale” che vi è alla base, può rappresentare un’ancora di salvezza importante e in maniera decisa per un vita che risulti vissuta in maniera più serena all’interno della coppia, ma anche nella relazione con il resto del mondo e con se stessi.