Ritocco estetico: farlo o no?
Ultimamente si è parlato tanto di botulino. Sembra che l’unico utilizzo di questa sostanza che sia ritenuto davvero sicuro in ambito estetico dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sia quello per le rughe che si formano tra le sopracciglia. Come spiega accuratamente sul suo sito Antonino di Pietro, celebre dermatologo plastico, è invece rischioso utilizzarlo per spianare rughe in altre aree del volto. La tossina che viene usata a tale scopo rischia di immobilizzare irreversibilmente la muscolatura che sta sotto alle aree interessate. “L’iniezione di botulino nel muscolo che muove le labbra può provocare dei problemi nel movimento del labbro inferiore, e anche rendere la bocca asimmetrica”, racconta di Pietro rispondendo alla domanda di una lettrice, sempre sul suo sito.
La discussione sembra però essere più ampia. L’ultima a parlare di chirurgia plastica e ritocchi è la celebre Emmanuelle Béart che, su Le Monde, si dichiara pentita di un intervento fatto sulle proprie labbra all’età di 27 anni (oggi l’attrice ne ha 48), prima di essere lanciata davvero nel mondo dello spettacolo. Nella sua vita ha sempre fatto la sua buona figura, in fotografia e sugli schermi, labbra a canotto o meno. Con la consapevolezza di una persona più matura però sembra rendersi conto di quello che essa stessa definisce un errore, e che la vera forza del successo (anche in campo estetico) venga dalla sicurezza nelle proprie capacità e nella propria naturale e personale bellezza.
Oggi le grandi star hanno grandi difettI: labbra “troppo grandi”, sorriso “troppo largo”, occhi “troppo in fuori”,… e piacciono lo stesso, spesso, proprio per le loro particolarità. Basti pensare ad attrici come Anne Hathaway, Scarlett Johansson, Julia Roberts, e come loro tante altre, per rendersi conto che la bellezza viene dal modo in cui si sa valorizzare la propria genetica, con o senza ritocco. Emmanuelle Béart non è la prima a pentirsi di aver ricorso alla chirurgia per cambiare la propria fisionomia. C’è anche chi però ha saputo dire no al ritocchino e sì al normale e fisiologico crescere. Tra tutte Kate Winslet (la bella di Titanic) la quale, insieme a Emma Thompson, Rachel Weisz e tante altre, dichiara di voler “invecchiare dolcemente”, rispettando la propria “bellezza naturale”, anche con le sue rughe “dove sono stati i sorrisi” (e talvolta una vita intera), come dice un proverbio.
Il sorriso, come l’essere felici, è dall’inizio dei tempi uno dei trucchi che a costo zero fanno illuminare il volto intero. A sorridere e ad essere felici si fa un favore all’intero organismo (secondo recenti studi, sempre più risulta una profonda correlazione tra infiammazione e umore, e viceversa tra umore e infiammazione) e, dal punto di vista estetico, è sicuramente meno traumatico di un intervento chirurgico, e più piacevole e rapido. Anche questa volta, ritocchino o meno (perché in fondo, ciò che è fatto è fatto), è forse il caso di lasciare da parte il prato del vicino e di concentrarsi invece sul proprio naturale modo di essere belli, affascinanti, e persone, in ogni caso uniche.