Curare le allergie con tanti baci: le coccole, da sole, non bastano
La medicina oggi imperante tende a farci credere che ogni malattia possa essere combattuta dal farmaco appropriato ed esclusivamente da quello. La capacità dell’organismo di liberare i suoi farmaci naturali, molto più potenti e molto meno dannosi di quelli ottenuti in laboratorio, viene sottovalutata o apertamente ignorata, a volte per incompetenza a volte per malcelato interesse.
Si resta perciò quasi sorpresi quando ci s’imbatte in ricercatori intelligenti e seri, come il dottor Hajime Kimata, un medico giapponese che da anni studia gli effetti delle emozioni (e in particolar modo delle emozioni di segno positivo) sul sistema immunitario.
In un articolo pubblicato alcuni mesi fa sulla più importante rivista di medicina psicosomatica (H Kimata, J Psycho Res 2006 May, 60(5):545-547), il dottor Kimata riporta i risultati di uno studio condotto all’Ospedale Satou di Osaka, in Giappone, su un gruppo di 48 pazienti o, per essere più precisi, di 24 coppie in cui ciascuno dei due partner soffriva di raffreddore da fieno.
Le coppie sono state invitate a trascorrere una mezzoretta insieme e a impiegare questo tempo baciandosi. I campioni di sangue prelevati prima e dopo questo semplice esperimento hanno consentito di verificare che, dopo la “sessione” di baci, il livello di istamina era sceso in misura assai significativa.
L’istamina è la sostanza che il sistema immunitario rilascia in risposta al contatto con i pollini presenti nell’atmosfera ed è quindi responsabile di quella fastidiosissima reazione allergica che prende il nome di “raffreddore da fieno”.
Baciarsi, dunque, dà sollievo agli allergici. Questo è certamente dovuto all’effetto rilassante che un’attività fisicamente e psicologicamente piacevole ha sull’organismo: tanto più che la correlazione fra stress e allergia è già stata ampiamente dimostrata.
Ma ci sono anche gradi diversi della piacevolezza e, di conseguenza, effetti diversi sugli sternuti e sulle difficoltà di respirazione. L’esperimento, ripetuto senza baci ma con semplici effusioni di tenerezza come abbracci e carezze, non ha dato gli stessi risultati: i livelli di istamina restavano sostanzialmente immutati.
Meglio dunque non accontentarsi delle coccole: la fortuna aiuta gli audaci. E l’istamina castiga i casti.