Spaghetti di riso con sugo di pesce e olive
Sì, insomma, in questi giorni ho poca voglia di cucinare, ma qualcosa bisogna pur metterlo in tavola.
Così ho aperto il congelatore ed è iniziata la caccia… o meglio la pesca.
Ok, chiedo scusa alla Vera Gente di Mare che il pesce ha la fortuna di comprarlo fresco sul luogo, io da milanese, lo tengo congelato per le emergenze.
Intendiamoci, non che da noi non si trovi fresco, anzi, ma a me manca proprio l’istinto nonostante il nome che mio padre ha deciso di darmi e che penso fosse più ispirato dalla famosa canzone di Marinella che andava così in voga ai tempi che ad un legame particolare con il mare.
Comunque, la scelta è andata su due belle confezioni di misto pesce (gamberetti, seppie, polpo, merluzzo…) alle quali ho aggiunto 2 fette di tonno fresche (per la serie qualcosa di non congelato c’era) tagliate a cubotti.
Per prima cosa ho tirato fuori una padella dai bordi alti nella quale ho messo il pesce semi scongelato, ho aggiunto dei pomodorini semi secchi tenuti nell’olio d’oliva con uno spicchio di aglio e un po’ di origano, ho aggiunto anche qualche oliva marinata e infine ho coperto la pentola.
Tempo di recuperare la macchina dal meccanico, 30 minuti, e il pesce era pronto per il secondo passaggio, ovvero l’aggiunta di un rimasuglio di sugo “della nonna” (grazie mamma, l’ho preso dalle scorte nel tuo frigorifero in campagna).
Ho richiuso la padella è ho lasciato insaporire l’insieme.
Circa 25 minuti prima dell’ora di cena ho finito di organizzare il tutto.
Ho messo a bollire l’acqua e ho scelto di cuocere gli spaghetti di riso, pensando a mio figlio Alex che non mangia il frumento.
Intanto che gli spaghetti cuocevano ho riscaldato il sugo e poi ho iniziato a trasferire a forchettate la pasta anche se non era ancora cotta, finendo la cottura insieme al condimento.
Con questo metodo ho evitato il classico rischio di ottenere un “mappazzone” (= pasta scotta e appiccicata).
Come si può vedere dal piatto ho preferito abbondare con il pesce e tenere al minimo la pasta dando dunque la precedenza alle proteine.
Per finire, rigorosamente a freddo, ho aggiunto un giro di olio d’oliva.
Frumento, via libera.
Nichel, niente pomodoro, sostituitelo con i peperoni e niente olive.
Lieviti, niente olive e utilizzate i pomodorini freschi solo leggermente saltati in padella.