Ravanello bianco (daikon) in padella
In questi giorni mentre ero alla ricerca della radice di rafano fresca ho deciso che questa specie di rapanello gigante andava indagato.
Mai considerato più di tanto, il Daikon ha improvvisamente acquisito un certo interesse anche perché ho scoperto avere non poche qualità dal punto di vista nutrizionale comprese quelle di “sciogli grassi” che, voglio dire, serve sempre.
Diciamo che il modo migliore per mangiarlo e acquisirne tutti i benefici sarebbe stato quello di organizzarlo crudo in insalata, ma sospettando fosse un po’ stile rapanello (una fra le verdure che non amo particolarmente come sapore anche se ne adoro la forma e il colore) ho preferito un approccio graduale cercando di addolcirlo con l’aiuto di qualche ingrediente come l’uvetta.
Per iniziare l’ho tagliato ha pezzi grattando solo leggermente la parte esterna.
Poi l’ho messo in una padella antiaderente e ho iniziato la cottura con ½ bicchiere di vino bianco e una manciata di uvetta (non avendola ammorbidita prima ho tentato la sorte inserendola subito).
Ho portato avanti la cottura aggiungendo solo un po’ di acqua tiepida man mano che si asciugava e verso la fine della cottura ho unito una manciata di speck a julienne.
Infine ho lasciato rosolare il Ravanello bianco e ho aggiunto una manciata di semi vari e un pizzico di sale solo a fine cottura (proprio solo se necessario e se non mettete lo speck).
Ottimo come contorno oppure per condire una pasta o un riso questo piatto è piaciuto a tutti, dunque esperimento riuscito, e ora, tocca a voi.
Infiammazione da cibo
Nichel: sostituire l’uvetta con ½ mela tagliata a cubetti e aggiungere semi non tostati solo alla fine.
Lieviti: niente uvetta e niente vino.