Polpo in rosso
Dopo avervi proposto l’insieme di questo piatto, all’inizio della settimana, è giusto terminare la proposta con la ricetta del polpo che accompagna i finocchi in besciamelle.
Come cuocere un polpo è una questione delicata e da quello che so, chi è nato sulla costa marina, ha sicuramente il suo metodo tradizionale che probabilmente è il migliore.
Io con molta umiltà l’ho imparato dal mio pescivendolo che di creature marine se ne intende sicuramente più di me, abituata più all’alborella che alla sarda.
Per abbreviare i tempi io, come sempre, ho usato la pentola a pressione, ma volendo usare il metodo tradizionale basta raddoppiare il tempo di cottura.
Ho messo l’acqua a bollire in pentola, raggiunto il bollore ho aggiunto il mio “polpetto” di circa 500-700 g .
Ho chiuso la pentola e a partire dal fischio l’ho lasciata andare per 25 minuti poi ho spento il fuoco e ho lasciato il polpo raffreddarsi nell’acqua calda.
A parte, in una padella, ho preparato il sughetto con una cipolla e una carota tagliate fini e stufate con un po’ di sale e poca acqua. Poi ho aggiunto la passata di pomodoro (700 g) e l’ho lasciata consumarsi lentamente, per finire ho unito una manciata di piselli surgelati e a fine cottura i pezzi di polpo che ho lasciato insaporire fino al momento di portarlo in tavola.
A chi piace, via libera con un il peperoncino, contrasterà in modo simpatico la delicatezza della preparazione ai finocchi.
Nichel, niente sugo al pomodoro, cuocete al vapore 3 belle patate e una volta cotto il polpo affettatele un po’ spesse e unitele alla preparazione con i piselli e delle olive nere.