Quando la squadra del cuore fa male al cuore
I risultati di questa analisi, pubblicata sul New England sono riferiti agli ospedali tedeschi, e inevitabilmente la maggior frequenza di problemi cardiologici si è manifestata durante gli incontri giocati dalla rappresentativa della Germania. (Wilbert-Lampen U et al, N Engl J Med 2008 Jan 31;358(5):475-83)
La finale però deve avere portato a analoghi problemi sul territorio francese ed italiano, e ai fini della prevenzione sarebbe comunque utile sapere cosa avviene in Italia durante una normale domenica di campionato. Ora purtroppo siamo sicuri che il calcio fa male al cuore.
Nei giorni in cui giocava la Germania, il numero dei ricoveri di emergenza in ambiente cardiologico è cresciuto di quasi 3 volte (2,66) ma mentre per gli uomini si è visto un incremento di 3,26 volte, per le donne l’incremento è stato solo di 1,82 volte, confrontato con i periodi in cui la Germania non giocava.
Di questi nuovi casi cardiologici (ischemie, infarti, aritmie gravi) circa la metà sono comparsi in persone già sofferenti di cuore, mentre nei periodi “normali” (ovvero senza calcio) questa percentuale è stata solo del 30%.
Quindi possiamo trarre delle conclusioni: la prima è che le donne, pur protette dalla genetica, soffrono per la loro squadra in modo evidente e lo dimostrano anche con le malattie cardiache. Forse sono numericamente meno tifose, ma quando la passione c’è, la mettono sicuramente in mostra.
La seconda è che probabilmente è utile andare a guardare le partite importanti (anche se solo al televisore) dopo avere preso un qualche prodotto rilassante, ad impedire l’eccesso di coinvolgimento che può trasformare una gioia, e soprattutto un gioco, in una sofferenza.