Punti del benessere
L’agopuntura è ormai entrata nell’orizzonte del grande pubblico come possibilità terapeutica e sono pochi i medici che ancora si ostinano a considerarla “roba da stregoni”.
Molti invece sono quelli che hanno studiato e messo in pratica le tecniche sia agopunturali sia riflessologiche su tutti i piani operativi, consentendo quindi la diffusione di una tecnica antica, rinnovata da un’ottica scientifica e attualmente utilissima in diversissime forme di patologia.
Assieme all’agopuntura esistono anche altre tecniche che sfruttano comunque la reazione locale o a distanza ottenuta dalla stimolazione di un punto o di una zona del corpo umano: lo shiatsu, il massaggio zonale (della mano, del piede…), il micromassaggio orientale, l’agopressione, la laseragopuntura e diverse altre.
Tutte queste tecniche sfruttano la reazione dell’organismo a una energia applicata, sia questa la pressione, l’infissione di un ago, il laser o altro ancora.
Appare chiaro quindi che esistono dei punti dell’organismo che funzionano un poco da interruttori di determinate reazioni difensive.
Alcune tecniche
È importante conoscere i modi in cui si può correttamente esercitare questa stimolazione e qui ne verranno indicati soltanto due:
— nel primo caso si esercita la pressione con il polpastrello del pollice in modo fermo e graduale;
— nel secondo caso si utilizza una stimolazione su un punto più ristretto servendosi invece dell’unghia di un dito, per una pressione che può anche essere decisa, ma non deve mai raggiungere livelli di intenso fastidio per la persona che la riceve.
Altrove verrà anche indicata una terza tecnica, utilissima per il trattamento delle Coliche e delle Distorsioni, che sfrutta sempre lo stesso meccanismo di azione, ma che va attuata con una maggiore attenzione in quanto, pur senza infissione di aghi, richiede l’uso di un ago per produrre un certo tipo di stimolazione. Questa tecnica è descritta da alcuni come Agopuntura superficiale.