Prurito insopportabile: come affrontarlo naturalmente?
Buongiorno,
mio padre è affetto da tumore al fegato in stato avanzato. Da alcuni mesi soffre di un continuo ed insistente prurito su tutto il corpo che gli sta rovinando gli ultimi mesi di esistenza. Gli hanno prescritto tutti gli antistaminici possibili senza il minimo risultato apprezzabile. Le chiedo: esiste un medicilale omeopatico che possa farlo riposare qualche ora di notte in modo che lui e mia madre possano recuperare una minima qualità di vita?
La ringrazio in anticipo.
Gentilissimo Lettore,
come prima cosa è possibile utilizzare un medicinale omeopatico come Orthoistaminum 9 CH o come Histaminum 9CH che agisce come un’antistaminico naturale e permette in molti casi di attenuare sensibilmente la sensazione di prurito. Si assumeranno 3-4 granuli 5-6 volte al giorno in particolare prima di coricarsi.
A questo è possibile aggiungere dell’olio di Ribes nero in capsule per la sua azione sinergica cortisone-simile in grado di modulare efficacemente le manifestazioni allergiche orticariodi. Si possono assumere fino a 8-10 capsule al giorno per periodi di circa 10 giorni a cui è possibile far seguire l’assunzione di 2-4 capsule anche per lunghi periodi. Se non vi sono intolleranze ai lieviti o all’alcol, può essere efficacemente usato anche il gemmoderivato macerato glicerico Ribes nigrum 1DH al dosaggio indicato in calce nelle istruzioni per l’uso.
Se la componente farmacologica naturale riveste un ruolo importante, il controllo alimentare della possibile infiammazione immunitaria dovuta alla sistematica assunzione di determinati alimenti può rivelarsi utilissima. Due giorni di valutazione dietetica sui lieviti (considerata l’origine epatica del tumore) permette di valutare le possibilità in tal senso.
Nei due giorni di dieta si eviteranno tutti i prodotti lievitati da forno, tutti i formaggi, gli alcolici e i funghi, il tè nero e i condimenti quali l’aceto o il dado da brodo. In alternativa è possibile utilizzare al posto del pane le patate, la pasta, il riso o la polenta e a colazione fiocchi di cereali e gallette o fette estruse di qualunque cereale. Per una trattazione più completa rimandiamo alla scheda alimentare dedicata ai lieviti e alle sostanze fermentate.
Se il controllo dei lieviti non dovesse dare risultati è possibile seguire una dieta ipoistaminica nel tentativo di limitare il più possibile la liberazione di istamina nell’organismo. In molti casi l’istaminina è alla base delle manifestazioni di tipo orticariodide. Una dieta che riduca i cibi ad alto contenuto istaminico è però spesso difficile e non aiuta a capire la vera origine del prurito, inoltre non è consigliabile seguirla per un tempo prolungato. Per fare questo è molto meglio identificare le intolleranze alimentari esistenti e lavorare veramente e con continuità su queste.
Qui di seguito riportiamo una possibile dieta ipoistaminica ma rimandiamo alle pagine dedicate per una spiegazione approfondita dei principi alla base di questo schema di lavoro.
Colazione a base di tè verde con qualche galletta di riso con della marmellata di pesche senza zucchero. A pranzo del riso bollito integrale con un paio di uova sode, dell’insalata condita solo con olio di oliva extravergine e una mela. A cena delle patate bollite con del petto di tacchino ai ferri, dell’insalata condita con olio di oliva extravergine e una pera.
A questo punto se lo schema dietetico da gli effetti sperati è importante comprendere tramite un test per la diagnosi delle possibili intolleranze alimentari quali possano essere gli alimenti responsabili dell’infiammzione immunitaria. Naturalmente questo tipo di approccio è da mettere in correlazione alle condizioni di salute generali di suo padre.
Integrando insieme l’aspetto alimenatre con i giusti medicinali omeopatici e fitoterapici molto spesso è possibile ridurre la sensazione di prurito garantendo conseguentemente il riposo notturno.