Ipertensione: caro e salato contro gratis e iposodico
Un lavoro pubblicato su JAMA nel dicembre 2002 rivela che le cure a base di ACE inibitori e calcio antagonisti sono meno efficaci dei diuretici. Un dato destinato a rivoluzionare le scelte nella terapia dell’ipertensione arteriosa.
Nello studio segnalato sono state monitorate per 5 anni circa 35.000 persone, confrontando l’efficacia di diversi farmaci:
- ACE inibitori (lisinopril da 10 a 40 mg al dì, commercializzato in Italia come Zestril, Alapril, Prinivil);
- calcio antagonisti (amlodipina da 2,5 a 10 mg al dì, commercializzata come Norvasc, Monopina, Antacal);
- diuretici tiazidici (clortalidone da 12,5 a 25 mg al dì, marchio commerciale Igroton).
Un ulteriore farmaco (doxasosina), inizialmente considerato, è stato eliminato pochi mesi dopo l’inizio dello studio per aver prodotto un aumento significativo di effetti collaterali gravi.
Benché ACE inibitori e calcio antagonisti abbiano funzionato meglio del placebo nei test di controllo, il diuretico è stato il più efficace nel ridurre la pressione. Inoltre, con i primi due, si è registrato un maggior numero di insufficienze cardiache e di altre complicanze cardiologiche.
Considerato che l’azione del diuretico è sostanzialmente quella di favorire l’eliminazione dell’acqua trattenuta in eccesso nell’organismo, la stessa funzione può essere svolta in molti casi con maggiore efficacia e sicurezza da una dieta iposodica.
Considerato poi che un mese di trattamento con un diuretico, in italia, costa 1,38 €, con un ACE inibitore circa 26 € e con un calcio antagonista circa 36,51 €, vale la pena di chiedersi quali interessi giochino nella scelta, diffusissima, dell’approccio terapeutico all’ipertensione con i farmaci risultati meno efficaci.
Anche se la terapia va sempre discussa con il proprio medico e non dovrebbe essere sospesa senza la sua approvazione, una dieta a basso tenore di sale, completamente gratuita, è il primo strumento a disposizione di tutti gli ipertesi per tenere sotto controllo la pressione alta. Sia da sola, sia a sostegno della terapia indicata dal medico.
(Altre informazioni utili sulla dieta iposodica sono disponibili negli articoli “Chi mangia più salato respira peggio” e “Troppo calcio in tavola?”).