Ovaio policistico e alimentazione
La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è una condizione che riguarda molte donne in età fertile, le cui ovaie presentano all’ecografia un numero elevato di ovuli visibili con aspetto di piccole cisti; in questa sindrome il normale equilibrio tra ormoni maschili e femminili è spesso alterato, con evidenza di irregolarità dei flussi mestruali.
Nella maggior parte dei casi è evidente una resistenza insulinica che altera le caratteristiche metaboliche della persona che ne soffre, facilitando l’accumulo di massa grassa e interferendo con i meccanismi di regolazione del peso.
L’insulina ha un ruolo centrale nella regolazione di tutti i meccanismi energetici dell’organismo e influenza in maniera determinante anche la regolarità del ciclo mestruale di ogni donna.
Evidenze scientifiche hanno documentato che l’assunzione di zuccheri (con il conseguente sviluppo di insulino-resistenza) e una dieta sbilanciata sono direttamente connessi all’infiammazione che caratterizza la PCOS. In particolare il BAFF (una delle citochine misurate dai test Recaller e BioMarkers insieme al PAF) determina in modo diretto l’aumento della resistenza insulinica, contribuendo al quadro clinico.
Cosa fare
L’infiammazione cronica di basso grado (low grade inflammation) è una delle principali concause dello sviluppo di questa sindrome in quanto promotrice della resistenza insulinica. Identificare i livelli di BAFF e di PAF e seguire una dieta di rotazione personalizzata, come quelle proposte da Recaller e BioMarkers, permette di ridurre e controllare il grado di infiammazione dell’organismo, avviando il processo di guarigione a supporto delle terapie indicate.
Ridurre il livello di PAF e BAFF attraverso una dieta personalizzata consente di modulare in modo fisiologico la tendenza alla resistenza insulinica.
Altri suggerimenti
Nella dieta di rotazione indicata dal test Recaller o BioMarkers, al fine di migliorare l’equilibrio insulinico e regolarizzare le mestruazioni, si suggerisce anche il consumo di una prima colazione abbondante, che rappresenti il pasto principale della giornata, un corretto bilanciamento di carboidrati e proteine in ogni piatto e l’utilizzo esclusivo di cereali integrali, evitando completamente zuccheri semplici e dolcificanti che devono esser consumati solo occasionalmente.
L’attività fisica e il movimento devono diventare parte integrante della quotidianità per migliorare le resistenza insulinica e la gestione metabolica spesso sregolata. Si tratta di segnali metabolici che svolgono una profonda azione di stimolo al recupero di un corretto equilibrio ormonale.
Prodotti contenti inositolo, magnesio e cromo svolgono un’azione di riequilibrio insulinico regolando il metabolismo degli zuccheri e dei grassi e possono essere favorevolmente impiegati a supporto della terapia indicata.