Il Calcio ha smesso di fare bene: inutile per prevenire le fratture dai 50 anni in là
Che venga preso attraverso i cibi o attraverso i diffusissimi integratori, il Calcio non ha probabilmente alcun effetto protettivo sulle fratture ossee.
È quanto emerge da una approfondita revisione scientifica pubblicata sul British Medical Journal nel settembre 2015, che ha consentito di rivalutare lavori clinici o osservazionali effettuati su oltre 700.000 persone (Bolland MJ et al, BMJ. 2015 Sep 29;351:h4580. doi: 10.1136/bmj.h4580).
Il gruppo di ricercatori neozelandesi ha rivisitato ed analizzato circa 50 precedenti ricerche scientifiche evidenziando, per la maggior parte dei lavori che davano agli integratori di Calcio un effetto positivo di protezione, degli errori procedurali che sovrastimavano il suo effetto.
Correggendo gli errori precedenti (e accettati per molti anni…) la conclusione è che anche il Calcio usato come integratore non porta nessuno specifico beneficio in termini di protezione dal rischio fratture (qui il testo integrale della ricerca).
Si tratta di qualcosa che riguarda direttamente un gran numero di persone, perché:
- A quasi tutte le donne che vanno in menopausa viene richiesto in modo acritico di aumentare il consumo di latte e latticini.
- Il Calcio in eccesso può causare una serie di disturbi di forte rilievo sia di tipo cardiologico sia di tipo generale, aumentando la mortalità da tutte le cause come dimostrato fin dal 2013.
- Il Calcio è l’integratore più pubblicizzato e prescritto in tutto il mondo.
Evidentemente quindi qualche riflessione critica sulla assunzione di questo minerale e soprattutto sul modo in cui è spinta e sostenuta la sua utilizzazione, deve essere fatta.
Sembra che una persona non sia in equilibrio, dopo i 50 anni, se non si rimpinza di yogurt e formaggi.
Ora non solo sappiamo che non è vero, ma che esagerando si possono correre alcuni rischi che sarebbe meglio evitare come quelli di tipo cardiovascolare.
E vale la pena di segnalare che l’incremento di massa ossea (effetto sulla MOC) indotto dalla assunzione di questo minerale si è rivelato di modestissima entità (Tai V et al, BMJ. 2015 Sep 29;351:h4183. doi: 10.1136/bmj.h4183) e soprattutto non utile a prevenire le fratture.
Dalla analisi di tutti questi lavori emerge un unico dato certo a favore dell’integrazione di Calcio: che può essere utile solo quando se ne è realmente privi, cosa che può avvenire in particolari condizioni di malnutrizione.
Nel mondo occidentale il Calcio è fin troppo presente nelle acque e nella alimentazione quotidiana e anzi molti autori segnalano da tempo che di Calcio in genere se ne sta mangiando anche troppo e che semmai ce ne è sovrabbondanza.
Magari si è incapaci di fissarlo bene nelle ossa per problemi infiammatori o per carenza di Vitamina D, ma di Calcio, in quanto tale, ce n’è davvero più di quanto basta.
Continuiamo a dire con forza, come già fatto negli anni passati, che per migliorare la salute delle proprie ossa serve una azione di controllo dell’infiammazione, serve attività fisica, serve il corretto apporto di tutti i minerali, è indispensabile il giusto apporto di Vitamina D e serve uno stile di vita sano.
Non è rimpinzandosi di Calcio che si risolverà il problema della durezza dell’osso e delle fratture che ne possono derivare.