Seno sano? Conviene muoversi
Una ragazza giovane che pratica una attività sportiva è piacevole da vedere ed è un inno alla gioia. In modo inconsapevole è anche uno degli strumenti più efficaci e certi per prevenire lo sviluppo del cancro del seno in età più avanzata. Per le adolescenti con età superiore a 12 anni l’esercizio fisico è quindi fondamentale.
Una ricerca americana condotta su 65.000 infermiere di età compresa fra i 24 e i 42 anni ha esaminato la situazione. A tutte le donne sono stati sottoposti questionari per valutare l’ammontare dell’attività fisica svolta a partire dall’età di 12 anni.
Lo studio ha dimostrato come le donne che hanno praticato fin da giovani una costante attività fisica hanno il 23% di possibilità in meno, rispetto a quelle che hanno condotto in età adolescenziale una vita sedentaria, di incorrere nel cancro al seno in età pre-menopausale. Si è anche potuto stabilire che l’esercizio fisico ha il maggior impatto in questo tipo di prevenzione se effettuato fra i 12 e i 22 anni, mantenendo comunque la sua azione anche se praticato in altri periodi della vita.
Questo avviene perché il cancro al seno è causato anche da un aumento del livello di estrogeni e l’attività fisica, in questo senso, ne favorisce l’abbassamento e riduce la possibilità di ammalarsi. È altresì vero che una costante attività aerobica ha un effetto sulla insulinoresistenza e sulla riduzione del peso, il cui aumento favorisce di per sè la resistenza insulinica, l’alterazione di alcuni equilibri ormonali e quindi i rischi di cancro.
Nelle atlete professioniste che svolgono attività fin da giovani i livelli di estrogeni sono fra i più bassi che si possono riscontrare: queste ragazze possono infatti addirittura subire ritardi nel menarca ed irregolarità, ove il ciclo sia già presente, nel manifestarsi delle mestruazioni.
Sia chiaro, se si parla di attività fisica non si intende sempre attività olimpionica, ma una attività moderata e continuativa nel tempo. È sufficiente infatti un esercizio aerobico settimanale di circa 3 ore (corsa, mountain bike) oppure accumulare 13 ore, sempre a settimana, di camminate, per avere risultati. Un esercizio fisico moderato ha infatti la funzione di attivare dei cambiamenti a livello di produzione di ormoni in maniera non radicale come nelle atlete professioniste, ma tali da essere comunque salvifici per le donne.
Volendo, all’attività fisica delle proprie figlie adolescenti possono unirsi anche le madri; gli effetti positivi dell’attività motoria sono infatti riscontrabili anche nelle signore di mezza età, cui il moto abbatte il rischio di ammalarsi per cancro alla mammella.
Quindi è bene fin da giovani imparare le tecniche della corsa, oppure scoprire il gioco del tennis, o ancora imparare ad utilizzare quello strumento meraviglioso che è la bicicletta (da corsa, mountain bike, downhill). Mai impigrirsi e restare troppo a poltrire sul divano: il peso e la forma fisica sono variabili che si possono controllare.
La creatività del mondo femminile non può certo rinunciare ad una occasione così ghiotta, dai molteplici effetti positivi per l’oggi e per il domani.