Castagne da mangiare senza paura d’ingrassare
Come l’uva, la noce, e il fico, anche la castagna sta nella lista degli alimenti tacciati di fare ingrassare, senza giustizia.
Delle castagne si dicono di solito due cose: la prima è che va evitata se si sta facendo una dieta, la seconda è che fa venire l’aria nella pancia. Quest’ultima è, tra le due, sicuramente la più vera.
Avendo un gusto molto dolce si pensa spesso che la castagna (o la farina di castagne) incrementi molto gli zuccheri nel sangue e di conseguenza faccia anche ingrassare. Nulla di più falso: l’indice glicemico del frutto è di più del 50% più basso di quello della farina classica bianca e pari a quello della farina integrale.
Significa che una castagna farà molto meglio di una stessa quantità di grissino, sia in termini “diabetici” che di ingrassamento e controllo della fame.
La castagna infatti, è ricca di una quantità di fibra che la farina bianca non contiene e di vitamine (tra le quali la C e quelle del gruppo B) e sali minerali (tra i quali potassio, magnesio e fosforo): roba che la farina bianca si sogna!
La farina di castagne inoltre è ottima da utilizzare nella preparazione di torte o altro, nei quali sarà così possibile ridurre in maniera importante la quota di zucchero o altro dolcificante lasciando molto più che intatto il gusto del dolce.
Si torni ora per un attimo indietro, al momento in cui si parlava dell’aria nella pancia: è qualcosa che succede spesso anche quando si mangiano fagioli, ceci, lenticchie o altro, e che accade quando non si è abituati a quello che si mangia.
È la stessa problematica sperimentata in un primo momento in chi cominci, ad esempio, ad assumere farine integrali quando non abituato.
Come spiega anche nell’articolo “Legumi per tutti, aria nella pancia per nessuno“, la soluzione c’è ed è semplicissima: invece di fare una sola intera scorpacciata di castagne (o di fagioli), cominciate con il mangiarne un paio e poi tre e poi cinque (o a usare la farina di castagne per fare delle crêpes la mattina). In questo modo sarete perfettamente pronti a un incontro più serio che sarà fatto di molto piacere e pochissima aria.
In questa maniera la farina di castagne e le castagne stesse potranno essere utilizzate e gustate con serenità anche nella quotidianità dei mesi invernali, senza alcun tipo di rimorso né mal di pancia.
Uno spunto di riflessione in più su questo punto riguarda gli intestini irritati: a questi, la fibra contenuta nelle castagne (o nei fagioli, o nella farina integrale) fa benissimo nel lungo periodo, ma può dare un po’ di fastidio in più alle prime introduzioni.
Cogliere l’indizio, in questo caso, è una buona idea: è il momento giusto per fare un test di valutazione della propria infiammazione da cibo, capire cosa da fastidio e impostare una dieta di rotazione per recuperare l’amicizia col cibo e ridurre la propria reattività intestinale.
Evviva le castagne dunque, da mangiare in serenità. Se poi si desidera davvero essere attenti all’impatto glicemico di ciò che si sta mangiando, è buona norma abbinare il frutto o la sua farina ad una quantità di proteine adeguata (per esempio le sopracitate noci, le uova delle crêpes, o qualsivoglia tipo di carne, pesce o formaggio).