Anche un poco di fitness è meglio che niente
Fare una lieve attività fisica è meglio che non farne nessuna. Sarà anche lapalissiano, ma è il risultato di una recentissima ricerca condotta dalla Queen’s University di Belfast ed è sicuramente confortante per molti adulti pigri a rischio di malattie cardiovascolari.
Gli esperti hanno, infatti, rilevato che camminare per mezz’ora dà gli stessi benefici sia a chi lo fa soltanto tre volte a settimana, sia a chi si impegna per cinque giorni.
L’articolo apparso sul Journal of Epidemiology and Community Health spiega che su 93 persone a rischio di malattie cardiovascolari, seguite per 12 settimane, non ci sono state variazioni nella pressione e nel peso tra coloro che non hanno fatto nessuno esercizio fisico, mentre c’è stato lo stesso calo significativo della pressione e del peso in entrambi i gruppi di camminatori (quelli dei 3 giorni a settimana e quelli dei 5 giorni).
Questo conferma che la riduzione del rischio di avere un attacco di cuore o un infarto è alla portata anche di chi ama la vita più sedentaria e non riesce a raggiungere l’obiettivo (consigliato da molti cardiologi) dei 5 giorni.
Un incoraggiamento a non sentirsi frustrati, ma, al contrario, a fare sempre di più. Come a scuola…
La conclusione del Dr. Mark Tully, autore delo studio, però, è prudente: «L’obiettivo dei 5 giorni resta quello ideale, ma l’attività fisica di tre giorni può aiutare comunque molti pazienti a rischio di malattie cardiovascolari ad avere ottimi benefici». La prudenza a modificare le tabelle in uso è d’obbligo, visto che resta da capire se i vantaggi iniziali restino invariati nel tempo.
Nell’attesa di capire se il “clan dei 5 giorni” avrà la meglio su quello dei 3, vale la pena di ricordare ancora una volta che camminare non solo fa bene al cuore, ma anche alla mente. Non lo diceva anche la nonna?