Meglio dare i giusti segnali metabolici
Buongiorno a tutti.
Come promesso in questi giorni, riprendo il tema proposto da Katia la scorsa settimana sulle scorciatoie delle diete troppo drastiche, troppo restrittive e iperproteiche.
Il problema delle diete ipocaloriche prolungate è che tutte comportano inevitabilmente una calo ponderale che riguarda prima di tutto la massa muscolare e solo in seconda battuta e in maniera ridotta la massa grassa, e comunque determinano un progressivo rallentamento del metabolismo che tenderà ad allinearsi con il consumo calorico giornaliero.
Il risultato che si ottiene è quindi ben diverso dal dimagrimento: ci sarà una riduzione del peso grazie alla riduzione della muscolatura, che invece servirebbe per bruciare grasso, e un mantenimento ben saldo della riserva di grasso corporeo, dovuto alla “paura di morire di fame”.
Meglio dare al proprio organismi segnali di abbondanza e di ricchezza partendo da una corretta distribuzione dei pasti nella giornata e una prima colazione davvero abbondante, dal giusto abbinamento di carboidrati (integrali) e proteine fino a far diventare l’attività fisica una parte integrante della propria quotidianità.
La ricerca in ambito nutrizionale sempre di più sta delimitando i nuovi segnali a cui l’organismo risponde modificando la propria composizione corporea con la proposta di nuovi schemi di allenamento e l’alternanza tra abbondanza e controllo, tutti temi che affronteremo nel dettaglio aprendo il dibattito sul futuro dei segnali metabolici.