Eritema, sole e Ribilla: prevenire e curare l’eritema solare
Negli ultimi anni, in tutto il mondo occidentalizzato sono cresciute le reazioni allergiche e ovviamente, con il sole che in questi giorni “batte forte”, aumentano in notevole misura le reazioni di infiammazione e di arrossamento eccessivo dovute all’eritema solare.
Su Eurosalus ne abbiamo parlato spesso, anche perché si tratta di una delle classiche reazioni “di avvertimento” che segnalano quanto l’organismo sia infiammato e indicano quindi che vanno messi in atto i provvedimenti utili non solo per contrastare l’eritema solare ma anche per ridurre l’infiammazione in generale.
Nella mia pratica clinica incontro spesso persone che mi segnalano una “allergia al sole”, e quando sento una cosa del genere esprimo chiaramente il mio disappunto perché il sole è la radice della nostra energia e non esiste una vera reazione allergica al sole, nonostante il simpatico nome di “Lucite” che è stato dato a questa affezione.
Si può misurare quanto una persona reagisca al sole, certo, ma questo avviene perché l’energia solare diventa la goccia “che fa traboccare un vaso già pieno…” e non certo per una allergia alla fonte prima della nostra esistenza.
In quel caso è meglio capire perché il vaso si sia riempito.
In molti casi, la comparsa di un eritema solare (“Ma dottore, fino a tre anni fa potevo stare al sole quanto volevo, poi improvvisamente ho iniziato a reagire in modo imponente”) è il primo segno della presenza di un’infiammazione da cibo, dovuta a più cause, che può essere riequilibrata perfettamente attraverso la identificazione del proprio profilo alimentare (Recaller) e una corretta impostazione nutrizionale.
L’eritema solare è quindi anche un sintomo preciso di uno stato infiammatorio che suggerisce un approfondimento, teso ad aiutare l’intero organismo e a riequilibrare la propria condizione generale.
I sintomi vanno comunque affrontati, sia dopo che l’eritema è comparso, sia in via preventiva.
Già in alcuni articoli proposti su Eurosalus sono indicate le vie più utili per affrontare il problema, anche se ultimamente il mio schema di trattamento preferito prevede in pratica solo l’uso di Ribilla, che miscela in modo ragionato Omega 3 e Omega 6 vegetali ottenendo una equilibrata azione antinfiammatorio e di miglioramento della reazione cutanea.
Perle di Ribilla (mix di Olio di Ribes e di Olio di Perilla) in misura di:
- 4 al giorno nei 5-7 giorni che precedono l’esposizione.
- 6 perle al giorno nei due primi giorni di sole, e poi ancora
- 4 perle per 2-3 giorni, e infine
- 2 perle al dì fino alla fine dell’esposizione solare intensa.
Perle di Ribilla (le perle di Ribilla possono essere assunte in contemporanea alla assunzione di cibo):
- 6 al giorno (2 ad ogni pasto) per i 2-3 giorni necessari a sfiammare l’eritema.
- 4 perle al dì per 2-3 giorni e infine
- 2 perle al dì fino alla fine dell’esposizione solare intensa.
A fianco di Ribilla, talvolta, può essere necessario usare Histaminum 15 CH (3 granuli più volte in giornata in presenza di prurito) e applicare localmente una crema tipo Ciderma oppure Ceramol lenitivo e riparatore di barriera.
Quest’anno quindi si va in vacanza con un po’ di Zerotox Ribilla in borsa, ricordandosi che durante il prossimo autunno sarà utile verificare il proprio quadro alimentare e aumentare la quantità di Vitamina D3 utilizzata; una sua carenza può infatti contribuire alla nascita di una forma di eritema solare.