Osteoporosi: vitamina D con effetti collaterali molto desiderabili
Nella ricerca di approcci preventivi a basso costo per le patologie degli anziani, un gruppo di studiosi britannici (Trivedi DP et al, BMJ 2003 Mar 1; 326:469-72) ha studiato con un test randomizzato in doppio cieco gli effetti della vitamina D sulla popolazione di un ricovero per anziani (2.686 persone).
La somministrazione di 100.000 UI di vitamina D ogni 4 mesi per 5 anni ha portato a una sostanziale riduzione del rischio di fratture rispetto al gruppo di controllo, trattato con placebo.
Nel gruppo trattato con la vitamina D si è registrata infatti una riduzione del 22% di prime fratture e del 33% di fratture tipicamente osteoporotiche (quali anca, polso, avambraccio, vertebre).
Non solo non sono stati osservati effetti collaterali negativi, ma si è piuttosto riscontrata una modesta, e tuttavia evidente, riduzione del rischio di mortalità per qualsiasi tipo di patologia.
Ancora una volta una ricerca documenta il ruolo di protezione generale giocato dall’integrazione vitaminica e minerale a tutti i livelli.
E soprattutto mette in discussione l’opportunità della ricerca di sempre nuovi farmaci, sempre più costosi anche quando numerosi studi evidenziano la mancata soddisfazione di una serie di aspettative.
A maggior ragione questo vale per patologie come l’osteoporosi, per le quali è accertato che l’intervento sullo stile di vita, e in particolare la sana nutrizione e il movimento, contano più di qualsiasi farmaco.