La dubbia efficacia dei vaccini anti HPV e anti meningite
La bufala della vaccinazione contro l’influenza suina (che comunque oggi è inserita nei preparati trivalenti che vengono proposti per la vaccinazione antinfluenzale) ha lasciato l’amaro in bocca a tutti. La sensazione che un grande gruppo di scienziati e medici lavori per interessi economici di parte anziché per il bene sociale della popolazione è rimasta viva nella popolazione e la fiducia nella classe medica in questi anni non è certo cresciuta.
Eppure intorno alle vaccinazioni continua a ruotare un mercato che non riesce ad essere chiaro e nitido nella sua comunicazione. Il New England Journal of Medicine ha riportato in un coraggioso articolo di pochi giorni fa la descrizione di quanto sta avvenendo negli Stati Uniti d’America in relazione alla valutazione del vaccino anti human papilloma virus (anti HPV) e al vaccino anti meningococco (meningite) (Kim JJ. N Engl J Med. 2011 Oct 19. [Epub ahead of print)].
Tradizionalmente un ente americano come l’ACIP (the Advisory Committee on Immunization Practices) lavora come ente indipendente e da anni suggerisce all’Associazione Medici Americani e al CDC (Centro per il controllo delle malattie) le opportunità di estendere la copertura assicurativa per le vaccinazioni in relazione alla loro efficacia e al conteggio di un rapporto costo beneficio reale.
Da qualche mese invece il comportamento dell’ACIP è stranamente orientato a promuovere e a permettere alcune vaccinazioni nonostante le evidenze scientifiche abbiano definito già da tempo che il vaccino anti meningocococco e il vaccino anti HPV abbiano un rapporto di benefici ridotti a fronte di un costo molto elevato.
Nello scorso mese di ottobre l’ACIP ha dato il suo assenso alla copertura assicurativa su questi vaccini in palese contrasto con le evidenze scientifiche, obbligando una spesa aggiuntiva per la prevenzione molto elevata a fronte di una efficacia ridotta (qui il testo intero dell’articolo). Su una spesa per persona di 1800,00 dollari americani, il 25% del costo riguarda questi due vaccini (HPV e meningite).
Siamo in una situazione sociale in cui le persone cercano conferme, rassicurazione e qualche elemento di stabilità. Manovre di questo tipo non fanno che accentuare sfiducia nella classe medica e nelle sue istituzioni. Di oggi la comunicazione su DoctorNews 33 (9 novembre) che il dottor Claudio Cricelli, presidente della Simg (Società italiana medicina generale) e il dottor Roberto Stella, presidente di Snamid (Società nazionale medicina interdisciplinare) nei loro interventi sembrano sottendere che la scelta di un numero crescente di medici di non vaccinarsi sia legata a ignoranza o pigrizia, senza considerare che possa nascere invece da una scelta esperta e vissuta sul campo.