Prevenire il mal di testa naturalmente
DOMANDA
Da qualche anno soffro di mal di testa. Sono seguita da un neurologo che ha impostato una terapia farmacologica che mi aiuta durante l’attacco acuto, ma non riduce la frequenza di comparsa degli episodi di cefalea. Nell’ultimo periodo la situazione è in peggioramento con un mal di testa alla settimana. Ci sono possibilità con le medicine naturali?
RISPOSTA
Gentilissima Lettrice,
in situazioni come quella descritta è spesso utile integrare approcci terapeutici diversi.
Nella maggior parte dei casi la patogenesi del mal di testa è multifattoriale e mi capita di frequente di lavorare in affiancamento ai colleghi neurologi, abbinando le terapie naturali alla terapia farmacologica classica.
Un articolo pubblicato su Cephalalgia nel 2010 da Alpay et al. ha studiato l’efficacia di una dieta impostata sulla base del dosaggio di Immunoglobuline G (IgG) per il cibo, per ridurre la frequenza degli attacchi di mal di testa. Oltre ai risultati, che confermano l’efficacia di questa modalità dietetica, questo articolo è importante sul piano metodologico, applicando per la prima volta una metodica randomizzato e in doppio cieco.
I livelli di infiammazione sono facilmente misurabili con un test come Recaller o BioMarkers, attraverso il dosaggio di due citochine infiammatorie come BAFF e PAF. Le IgG da un lato sono espressione di conoscenza del cibo e testimoniano che un organismo è entrato in contatto con un grande gruppo alimentare, dall’altro possono determinare l’aumento dei livelli di infiammazione da cibo che rappresenta una delle possibili concause del mal di testa.
In base ai risultati del test si imposterà una dieta di rotazione settimanale, con giorni di dieta in cui evitare gli alimenti con una maggior prevalenza di IgG e giorni in cui invece reintrodurli, con una logica simile a quella dello svezzamento infantile, con l’obiettivo di recuperare la tolleranza alimentare, ridurre l’infiammazione da cibo e con essa la frequenza dei mal di testa.
In affiancamento a un cambio di abitudini alimentari può rivelarsi estremamente utile l’agopuntura.
Una recentissima meta-analisi pubblicata nel giugno 2016 sulla prestigiosa rivista Cochrane ha studiato i risultati di 22 lavori scientifici che hanno valutato l’effetto dell’agopuntura sulla cefalea. Le conclusioni sono molto interessanti: prima di tutto l’agopuntura è efficace per il trattamento sintomatico degli attacchi di mal di testa e ne riduce la frequenza ma, ancora più importante, si evidenzia che l’agopuntura ha un’efficacia paragonabile al trattamento farmacologico nella profilassi del mal di testa.
Anche l’integrazione di Magnesio può fare effettivamente la differenza. Questo oligoelemento svolge una buona azione decontratturante sulla muscolatura ed è efficace sia nelle fasi acute che con una logica di prevenzione.
Si utilizzerà, ad esempio, una compressa di Zerotox MG3 a prima colazione e una compressa a cena per cicli anche prolungati. L’utilizzo di sali organici di magnesio ne permette un miglior assorbimento e potenzia l’effetto dell’integrazione minerale.