L’eccesso di zuccheri aumenta il rischio di sviluppare forme tumorali
Continuano ad arrivare conferme relative alla azione di stimolo degenerativo di alti livelli di glicemia o di alti livelli di insulina.
Sappiamo che la glicemia non deve per forza essere sopra ai livelli di 110 mg/dL che normalmente vengono ritenuti validi per persone avanti negli anni. Un uomo o una donna giovane hanno la glicemia non corretta anche se evidenziano valori superiori ai 90 in modo stabile.
Un recentissimo lavoro svedese (Stattin P. et al, Diabetes Care 2007 Mar;30(3):561-7) svolto su un elevato numero di donne (35.000) ha consentito di evidenziare che la glicemia a digiuno, quando è elevata, rappresenta un notevole fattore di rischio.
Il cancro di endometrio, pancreas e vescica, oltre al melanoma maligno, hanno evidenziato una presenza molto più elevata (quasi doppia) in persone con la glicemia a digiuno più elevata del normale, e in modo indipendente dalla obesità.
Il dato non sorprende troppo lo staff di Eurosalus, che già aveva presentato nel 2002 i primi dati relativi a questa realtà, ma è ovvio che il crescere dei dati su questo problema dovrà probabilmente portare i genitori a lottare contro le merendine a scuola, e a imparare a portare i figli in passeggiata nel corso della settimana.
Una nuova consapevolezza relativa alla medicina preventiva dovrà portare a mangiare secondo norme che lascino lo spazio di qualche sano “sgarro”, ma insegnino alla base gli strumenti alimentari per mantenere il controllo dell’insulina e dei livelli di glicemia.