La riflessologia: un metodo naturale antichissimo, alla portata di tutti

19 Maggio 2004
La riflessologia: un metodo naturale antichissimo, alla portata di tutti

La parola “riflessologia” etimologicamente vuol dire studio dei movimenti riflessi. Oggi si accetta un concetto più ampio che proviene dagli studi del medico Nord Americano W. H. Fitzgerald (1872-1942) che la definisce “terapia zonale” con la suddivisione del corpo umano in dieci linee verticali dal capo fino all’estremità (mani, piedi). Tutte le linee attraversano organi ed apparati che si riflettono sulla superficie della mano e del piede.

Le origini della riflessologia risalgono a migliaia di anni fa: attualmente si discute circa la reale provenienza. Alcuni autori sostengono che provenga dalla Cina o dal Giappone e altri dall’India; altri ancora dall’Egitto o dalla Grecia o dagli Indiani Nordamericani. Comunque l’uso di questa terapia è molto antico. In tutte queste culture si praticavano alcune pressioni rudimentali a livello di tutto il corpo.

La riflessologia più usata dei giorni nostri è quella plantare che si basa sul principio che nei piedi vi sono dei punti che agiscono di riflesso in corrispondenza di tutte le ghiandole, gli organi e le parti del corpo; con la stimolazione manuale di tali punti si agisce sugli organi corrispondenti a livello nervoso, circolatorio, linfatico ed energetico ristabilendo l’equilibrio all’interno del corpo umano. C’è una somiglianza con l’agopuntura, che agisce a distanza sugli organi attraverso la stimolazione di punti specifici.

La riflessologia ha tre proprietà: diagnostica, terapeutica, preventiva. Principalmente riduce lo stress e la tensione, migliora il flusso sanguigno e facilita lo sbloccarsi degli impulsi nervosi; aiuta la natura a normalizzarsi ricreando l’omeostasi (stato di equilibrio o armonia).

In breve la riflessologia non può danneggiare un sistema, lo riporta semplicemente in equilibrio. Infatti non c’è nulla di magico o mistico nel benessere regalato dal massaggio dei piedi.

Persino correre a piedi scalzi sull’erba o camminare su un sentiero acciottolato è un inconsapevole automassaggio che riattiva la circolazione e il flusso delle correnti di energia all’interno dell’organismo.

Le mani hanno le stesse zone riflessogene dei piedi, e si possono massaggiare qualora non sia possibile l’intervento sui piedi, sui quali si sceglie in genere di lavorare per il fatto che la loro struttura è molto sensibile.

Infatti durante una seduta tipica di riflessologia, che dura circa tre quarti d’ora, chi riceve il trattamento avverte diverse sensazioni, che possono variare da un dolore che è definito “quasi piacevole” nel punto del piede stimolato, ad una vibrazione o scossa elettrica non sempre negli organi corrispondenti. Per esempio nel preciso momento in cui si fa pressione nel punto corrispondente al capo, la persona potrebbe percepire come una “irradiazione di corrente” che gli attraversa il capo senza però sapere quale punto gli si sta massaggiando.

Questo e altri fenomeni vanno spiegati alle persone che si accingono a sottoporsi ad una seduta di riflessologia poiché spesso credono di sottoporsi ad un “massaggio rilassante” o a una “fisioterapia” o a una “mobilizzazione delle articolazioni del piede”. Infatti non è necessario soffrire di dolori ai piedi per accorgersi di avere bisogno della riflessoterapia, anche se spesso gli organi malati si fanno sentire proprio col dolore nel punto riflesso sul piede prima ancora che col dolore dell’organo stesso.

Chi si rivolge alla riflessologia è generalmente una persona che è abituata a curarsi con metodi naturali, che è curiosa di conoscere il funzionamento del proprio corpo, che è convinta che le medicine facciano male. Oppure ha già provato diverse terapie, senza successo, o ha assunto troppi farmaci.

Bisognerebbe invece, anche stando bene, o credendo di star bene, sottoporsi alla riflessologia almeno una volta all’anno per il valore preventivo che indubbiamente ha questo trattamento e rivalutare l’importanza del benessere del piede tanto bistrattato dalla moda attuale delle scarpe a punta e dei tacchi troppo alti.

Ora che sta crescendo l’attenzione alle cure naturali, anche la riflessologia viene utilizzata da un numero sempre maggiore di persone.

 

Articolo pubblicato sulla rivista “Genova VIP”, rubrica “L’Altra Medicina” a cura di Cristina Cassani del centro DRIA di Genova.